[Panoramica d'insieme della Colonia Agricola - Scuola Pratica di Agricoltura, inizi Novecento]
di Giuseppe Boccardi
Dal Registro Verbale V, 21-1-1959, pp. 106-107.
“Il Presidente dice che è bene fare un consuntivo delle attività e delle opere realizzate nei nuovi settori dell’Istituto durante l’anno 1958:
Nello stesso anno veniva istituita in Andria l’Associazione dei Periti Agrari, costituita dai giovani abilitati dell’Istituto Tecnico Agrario; il Per. Agr. Luigi Suriano, Capo Tecnico dell’Azienda Papparicotta e Presidente della nascente associazione, chiese un contributo per agevolarne l’organizzazione, e con un programma di aggiornamento tecnico degli associati. Venne assegnato perciò un contributo una tantum di £ 25.000. (176)
Nel luglio 1957 il Sig. Inchingolo Sabino, Censore dell’Istituto e con funzione di Segretario chiese il collocamento in pensione dopo una lunga permanenza operosa nelle varie funzioni di Istitutore, Censore, Professore di Educazione fisica e Segretario dell’Istituto. (177)
L’anno scolastico 1959-60, cioè dell’espletamento dei concorsi di cattedra, l’Istituto si presentava complessivamente con la popolazione scolastica cosa suddivisa:
lª classe N° 77 iscritti e frequentanti
2ª classe N° 89 iscritti e frequentanti
3ª classe N° 72 iscritti e frequentanti
4ª classe N° 61 iscritti e frequentanti
5ª classe N° 63 iscritti e frequentanti
Con un complesso di 362 alunni in 14 classi funzionanti (sez. A, sez. B, I, II, III classe sez. C), oltre al Corso di Specializzazione.
Nello stesso anno venne istituita la Borsa di Studio offerta dal Rotary Club di Trani (di £ 200.000) da conferirsi all’alunno più meritevole dell’Istituto. (178)
L’Ispettorato Agrario di Bari, a seguito del programma per l’Istruzione Professionale in base a Direttive del Ministero dell’Agricoltura e Foreste, chiese di fare svolgere a Papparicotta un corso di potatura dell’olivo per giovani che inviava da tutta la Provincia. (179) Lo scopo era l’addestramento didattico alla potatura razionale dell’ulivo. Il corso fu frequentato per venti giorni nel periodo invernale e cinque in quello estivo dagli allievi con la permanenza continua nell’Azienda.
[Impianto di viti a spalliera a Papparicotta]
Oltre al Servizio Sanitario affidato al Dott. Giovanni Bitetto, si provvide a ripristinare il Servizio Spirituale che era stato soppresso con delibera del 9 dicembre 1885, quando il servizio stesso era espletato dal cappellano canonico Stefano Porro. (180)
Il compito era quello dell’assistenza dei convittori nella messa domenicale dei giorni festivi, celebrata nell’attigua Basilica di Santa Maria dei Miracoli e a dialoghi settimanali di approfondimenti umano-religiosi con i giovani per alcune ore del mercoledì e sabato. Il servizio veniva affidato al Rev. Don Giuseppe Panarelli, assistente diocesano dell’Azione Cattolica e che lo avrebbe assolto lodevolmente per anni. (181)
La richiesta al Ministero del Pareggiamento del Corso di Specializzazione, comportava, come condizione legale indispensabile, personale abilitato in Olivicoltura ed Oleificio e nelle altre discipline di insegnamento. Il corso venne perciò affidato al Prof. Giuseppe Boccardi che ne aveva titolo legale nella Abilitazione Professionale conseguita il 30 dicembre 1955. (182)
Come da accordi presi nella riunione avuta presso il Ministero della Pubblica Istruzione, il Presidente dell’Amministrazione Provinciale, in data 21 settembre 1960 chiedeva il Pareggiamento dell’Istituto Agrario con specializzazione per l’Olivicoltura e l’Oleificio.
Con Decreto Ministeriale del10 aprile 1961, pubblicato sul Bollettino Ufficiale del Ministero della Pubblica Istruzione — parte I N° 23 dell’8-VI-1961, venne pareggiato agli istituti statali di tipo corrispondente a decorrere dall’anno scolastico 1960-61.
Su richiesta da parte della Scuola, avanzata al Ministero del Lavoro, fu autorizzato un cantiere di rimboschimento all’Azienda Papparicotta per la durata di 75 giorni, finanziato dallo stesso Ministero.
L’Ufficio Amministrativo fu dotato di una calcolatrice elettrica Olivetti divisum 24.
Risultava antigienico e assolutamente insufficiente il riscaldamento con stufe a legna e carbone, in un grande fabbricato di tanti ambienti, dal Convitto agli uffici e alle aule scolastiche, ed esposti anche a settentrione. La spesa per un moderno impianto di riscaldamento (£ 15.000.000) fu coperta per la maggiore entrata di £ 5.610.705, con il resto portato nei bilanci 1961-62. (183)
Dopo la creazione della stalla bovina all’Istituto a scopo didattico, con il relativo trasferimento dall’Azienda Papparicotta dell’operaio addetto alla stalla, divenne utile per il bilancio a pareggio la trasformazione del latte prodotto nell’Azienda e nell’Istituto, utilizzando i prodotti caseari per la mensa dei convittori.
Su richiesta dell’Ente U.M.A. (Ufficio Motorizzazione Agricola) della Provincia, vennero effettuati corsi per il conseguimento della patente di guida per macchine agricole della durata di dieci giorni nei comuni di Andria, Spinazzola, Canosa e Barletta. (184)
A seguito delle dimissioni del Dott. Giovanni Bitetto dalle funzioni di Consigliere dell’Istituto, il Consiglio gli confermò l’incarico del Servizio Sanitario, nel compito professionale che egli stesso aveva svolto con merito negli anni precedenti e a titolo assolutamente gratuito. Per le prestazioni professionali, veniva stabilita per lui una somma forfetaria (£ 250.000), per tutta la durata dell’anno scolastico e per il servizio, anche, degli allievi di Papparicotta durante il corso dei figli degli assegnatari dell’Ente Riforma. (185)
L’Ispettorato Agrario Provinciale di Bari, come per l’anno 1960, incaricò l’Istituto Tecnico di Andria di un Corso di Viticoltura per 26 allievi della durata di venticinque giorni in periodo invernale e di cinque in quello estivo; e un Corso di Olivicoltura per N° di 26 allievi e della stessa durata. E ciò in considerazione degli ottimi risultati ottenuti nell’Azienda agraria di Papparicotta nell’anno precedente. (186)
[Sistemazione impianto a spalliera a Papparicotta]
[da “L’Istituto Tecnico Agrario Provinciale “Umberto I” — Andria”, di G. Boccardi, tip Zema, Bari, 2004, pp.117-120]
NOTE
(176) R.D.C., V, N° 15 del 10 aprile 1959, pag. 140.
(177) R.D.C., V, N° 24 del 31 luglio 1959, pag. 154.
(178) R.D.C., VI, N° 72 del 21 dicembre 1959, pagg. 78-79.
(179) R.D.C., VI, N° 72 del 21 dicembre 1959, pag. 81.
(180) R.D.C., II, N° 73 del 10 dicembre 1959, pag. 26.
(181) R.D.C., II, N° 86 del 21 gennaio 1960, pag. 103.
(182) R.D.C., II, N° 88 del 21 gennaio 1960, pag. 105.
(183) R.D.C., II, N° 100 del 26 febbraio 1960, pag. 119.
(184) R.D.C., II, N° 108 del 7 aprile 1960, pag. 132.
(185) R.D.C., II, N° 111 del 19 maggio 1960, pag. 139.
(186) R.D.C., VII, N° 107 del 28 febbraio 1961.