Presentazione

Un ringraziamento sentito è dovuto da parte del Presidente della Provincia di Bari Vincenzo Divella, dell’intera Amministrazione e mio personale al Prof Giuseppe Boccardi, Emerito Preside — per trent’anni — dell’Istituto Tecnico Agrario Provinciale “Umberto I” di Andria, nonché Autore di questo pregevole testo, che ha come protagonista storico e di eccellenza proprio l’antico e autorevole Istituto.

Le parole e qualunque scritto non sarebbero in grado di delineare in tutte le plurali sfaccettature la personalità, la professionalità e la persona del Prof Giuseppe Boccardi, depositario di tanta cultura, di forte audacia e acume formativo.

Con questo Suo lavoro rende un ulteriore servizio alle comunità di terra di Bari, consegnando alle nuove generazioni — e Lui ne ha formate tante — la storia dell’Istituto “Umberto I”, con lucidità cronologica, puntuale documentazione, con dovizia di avvenimenti, di cambi di scenari sociali e politici, facendo emergere il costante lavoro effettuato dalle diverse Amministrazioni provinciali con una Politica agricola tesa alla ricerca, alla sperimentazione e allo sviluppo economico.

Il filo rosso che attraversa tutto il testo è sicuramente il Suo amore per la scuola, per gli studenti — anche meno abbienti — per la formazione, per la sua terra, per l’Istituto.

Il Prof Boccardi copre con questo ampio lavoro un vuoto conoscitivo e storico e consegna a noi tutti non solo un testo, ma il lungo cammino della Sua vita, tutta la Sua esistenza, le Sue vibrazioni emotivo-affettive e le Sue sfide cognitive e culturali.

Per tutte queste ragioni, abbiamo voluto sostenere La pubblicazione di questo testo, come segno tangibile di gratitudine per il Prof Giuseppe Boccardi, che, con la Sua lunga, intensa e meritevole azione pedagogica e didattico-organizzativa, ha saputo dare lustro al nostro Istituto provinciale.

A noi amministratori consegna l’invito ad investire ancora e sempre di più nell’Istituto Tecnico Agrario Provinciale “Umberto I” di Andria.

Grazie ancora!

Bari, 24 settembre 2004

Prof.ssa ANNA PALADINO
Assessore “Agricoltura e aziende”
Provincia di Bari

Ringraziamenti

In questa pubblicazione ho inteso riportare i fatti che sono accaduti e il mio lavoro svolto con impegno e amore, ritenendolo un dovere di educatore.

Un doveroso ringraziamento rivolgo alle Amministrazioni Provinciali, Comunali di Andria e ai Consigli Direttivi dell’Istituto per la fiducia concessami e a tutti coloro che mi hanno consentito, in comune accordo, la realizzazione delle tante opere raggiunte dalla Scuola dal 1957 al 1985, tanto da essere considerata dal Ministero della Pubblica Istruzione una delle migliori istituzioni gestita da un Ente Locale (vedere il Bollettino Ufficiale n. 27-28, pag. 317 del 5-12-1984 riportato fuori testo).

Mi sono stati d’aiuto molte persone offrendomi incoraggiamento e osservazione a cui sono grato vivamente: tra esse l’attuale Presidente dell’Amministrazione Provinciale cav. del Lavoro dott. Vincenzo Divella e il consiglio tutto; l’Assessore Provinciale all’Agricoltura e Aziende prof.ssa Anna Paladino; il consigliere Provinciale Nunzio Liso di Andria il dott. Angelo Di Pierro dirigente Servizio Agricoltura della Provincia per aver collaborato alla realizzazione dell’opera.

Un caloroso ringraziamento al sindaco di Andria dott. Vincenzo Caldarone; al magistrato on. Giannicola Sinisi per quanto potranno realizzare con l’Amministrazione Provinciale.

Un cordiale ringraziamento a tutti i Professori e Tecnici; al Personale scolastico e del convitto; al Personale di segreteria, amministrativo delle aziende e industrie per l’impegno, la dedizione al lavoro e la loro preziosa collaborazione.

Particolari ringraziamenti rivolgo a Vincenzo Schiavone, professore emerito del nostro Istituto, per i consigli e la diligente collaborazione nella ricerca; al Dott. Giuseppe Schiavone per alcune riprese fotografiche; al Prof Gerardo Fornelli, attuale coordinatore incaricato dell’Istituto Tecnico Agrario per aver fornito i documenti d’archivio dell’Istituto per la consultazione unitamente ai Prof Antonio Lorusso e Riccardo Liso; alla famiglia Cafaro, al Prof Michele Mantia per le pubblicazioni riguardanti la scuola; alla Sig.na Emanuela Suriano (universitaria) per il paziente lavoro di trascrizione del testo; a tutti gli alunni, che ricordo con affetto e che oggi affermati professionisti in tanti campi, riconoscenti della loro scuola portano in Italia e all’Estero il ricordo dei loro educatori.

Mi preme esprimere tutta la mia riconoscenza al p.a. Prof. Giacomo Zema.

Questo libro, che per anni ha atteso la sua pubblicazione, non avrebbe avuto la sua realizzazione se il caro Mino ben consapevole di testimonianza di storia e di vita non l’avesse presa a cuore offrendo la sua cortese disponibilità. In questo testo egli vede se stesso nella scuola che lo accolse convittore e alunno negli anni della sua formazione umana e professionale. Egli ha offerto la sua esperienza per la stampa nella propria tipografia.

Per ultimo un grato pensiero a mia figlia Prof.ssa Lia e a mio genero Prof Domenico Lapenna per l’opera di collaborazione in questo mio lavoro.

GIUSEPPE BOCCARDI

Premessa

Dopo quasi trent’anni di presidenza dell’Istituto Agrario Provinciale, ho avvertito il bisogno di ripercorrere la cronistoria di questa Istituzione della Provincia di Bari perché è storia che vive ancora e non va dimenticata.

Delle umanitarie motivazioni originarie per cui la Istituzione sorgeva ad Andria tanti anni fa; del nobile compito che la Scuola poi, lungamente, avrebbe assolto nell’insegnamento delle Scienze Agrarie nella Regione e fuori dai suoi confini; dell’impegno economico che ha sostenuto per la vitalità sempre crescente della stessa Istituzione, e l’aiuto concesso ai giovani meno fortunati, la Provincia può farne ancora giusto motivo di vanto.

Questa pubblicazione vuol riproporne la storia, ma solo attraverso l’eloquenza silenziosa che hanno le notizie e i documenti, riportati puntualmente dai dodici dis¬ponibili Registri del Consiglio Direttivo dell’Istituto egregiamente trascritte, con la sua calligrafia inconfondibile, da Nicola Inchingolo, professore del nostro Istituto, a cui rivolgo un particolare ringraziamento per il lavoro eseguito gratuitamente. Diventa così possibile seguire, per sommi capi, le vicissitudini attraversate, il confronto o i contrasti e talvolta lo scontro; i periodici momenti delicati o critici delle situazioni finanziarie: e tutto ciò nell’incessante avvicendarsi delle Amministrazioni, della loro Direzione affidata a personalità anche illustri che con passione e competenza, guidarono lo sviluppo e la vitalità dell’Istituto di Andria. Un debito di gratitudine mi spinge a ricordarli per riconoscerne l’impegno profuso per lo sviluppo graduale della Istituzione.

L’originario Ospizio, l’antica COLONIA AGRICOLA Ottocentesca, la SCUOLA PRATICA di AGRICOLTURA, la SCUOLA di AVVIAMENTO, la successiva SCUOLA TECNICA, l’ISTITUTO TECNICO AGRARIO e la sua SPECIALIZZAZIONE in OLIVICOLTURA e OLEIFICIO sono state le tappe percorse.

Complessa risulta l’attività dell’Istituto, con la sua Scuola, nello sviluppo dell’Agricoltura nella Regione. L’Azienda Agraria, le annesse Industrie Oleica, Vinicola e Zootecnica hanno offerto un contributo rilevante nella diffusione delle cognizioni pratiche dell’agricoltura. Sulle basi scientifiche della cattedra di valenti Docenti e Istruttori, l’Istituto annovera, tra i suoi allievi, schiere di professionisti affermati in ogni settore dell’agricoltura, dalla Cattedra universitaria agli uffici o alle private attività produttive.

Fin dalla fondazione, la Scuola accolse, nel suo Convitto, giovani bisognosi o in condizioni particolari di disagio; essi furono ospitati e guidati con amore e abnegazione dai docenti, seguiti dal personale: che spesso sostituirono la loro famiglia o i loro genitori.

Attualmente, nella data più che centenaria, non potremmo ritenerci soddisfatti né certo orgogliosi delle condizioni della Scuola, così come essa ci appare. Ad una fase, o a una svolta forse decisiva sulla sua parabola, essa ora attende dalla saggezza oculata delle persone responsabili, la valorizzazione ancora possibile di tutti i suoi mezzi per il compito nobilissimo del progresso agronomico di tutta la Provincia. E riterrei doverosa la funzione di guida dell’Istituzione: il Consiglio Provinciale può oggi ancora ritrovare unità d’intenti e operosa assiduità, perché le migliori aspirazioni degli Andriesi, dell’Amministrazione Comunale, dei Docenti e degli alunni diventino al più presto una realtà concreta per riprendere e superare nella continuità il compito assolto dall’Istituto Agrario Provinciale.