[Panoramica d'insieme della Colonia Agricola - Scuola Pratica di Agricoltura, inizi Novecento]
di Giuseppe Boccardi
Allo scopo di migliorare la razza di bovini ed ovini dell’Azienda Papparicotta il cui allevamento risultava antieconomico, si provvide all’acquisto di un torello e di sei agnelloni migliorativi di razza selezionata. Si fece fronte alla spesa con i contributi statali della legge 27-11-1956, N° 1367 e con la vendita del toro e di una vacca che più non rispondevano, per qualità, ai criteri di un allevamento razionale.
Dopo la visita di tecnici della Soprintendenza alle Opere Pubbliche di Bari, con il parere favorevole dell’ingegnere Capo della Provincia, ing. Lucio De Pergola, e dell’ing. Niki Marziano, vennero eseguiti i seguenti lavori di restauro:
Nel giorno 28 febbraio 1961 si insediava il nuovo Consiglio Direttivo nelle persone:
Prof. Raffaele Ciminale | Presidente |
Prof. Domenico Calvi | Consigliere |
Avv. Francesco Ruta | Consigliere |
Prof. Pietro Vinci | Consigliere |
Dott. Vincenzo Cannone | Consigliere |
Comm. Giambattista Prudente | Consigliere |
Per. Agr. Pasquale Marrone | Consigliere |
Prof. Giuseppe Boccardi | Segretario |
Il nuovo Consiglio Direttivo dell’Istituto nella seduta d’insediamento del 28-11-1961, inviava un saluto al Presidente del Consiglio Provinciale, Ing. Vitantonio Lozupone e al Prof. Tandoi, per l’opera realizzata nella precedente Amministrazione.
Veniva fatto proprio dalla nuova Amministrazione il bilancio elaborato e approvato dall’Amministrazione precedente, per seguire quindi, con la stessa chiara linea economica, la vita molteplice dell’Istituto. Invitato dal Consiglio, il Preside illustrò i vari articoli del bilancio perché si presentava, per la prima volta, con un attivo di £ 2.472.807. (186bis)
Per questa realizzazione, l’Azienda si presenta, ora, sotto tutto altro aspetto. con redditi sensibilmente aumentati. Amministratori, personale direttivo e operai hanno consentito, lavorando con unità d’intenti a superare il problema dell’entrata aziendale. Un doveroso riconoscimento spetta al perito agrario Luigi Suriano, capo tecnico dell’Azienda ed ex alunno del nostro Istituto per la sua laboriosità, buona volontà, iniziativa e preparazione tecnica acquisita.
Con l’approssimarsi della fine dell’anno scolastico, la Presidenza organizzò una gita scolastica come da disposizioni Ministeriali con gli alunni della 5 classe, nei giorni 21-27 aprile, per visitare la fiera commerciale di Milano e località limitrofe. Venne premiato anche per ciascuna classe l’alunno migliore per profitto, condotta o in particolari condizioni familiari. (187)
Dalla relazione scritta del Preside, risultava antieconomico e gravemente, il patrimonio ovini, allevato nell’Azienda. Era conseguenza delle molteplici radicali trasformazioni agrarie di Papparicotta, dove l’impianto delle colture intensive aveva ridotto la zona riservata al pascolo che non poteva sopportare un carico di bestiame superiore ad una pecora per ettaro; il vincolo delle leggi forestali, inoltre, rendeva impossibile un allevamento ovino costituito da 175 capi. Anche la presenza minima di due pastori pesava sul bilancio perché di gran lunga superiore all’introito. Per avere un quadro della situazione colturale dell’Azienda, se ne riportavano le colture allora in atto:
Coltura | Ha |
---|---|
seminativo nudo | 12,50 |
oliveto specializzato | 4,00 |
vigneto alberello-olivo | 1,50 |
vigneto a spalliera-olivo | 4,21 |
vigneto a spalliera-olivo | 6,00 |
vigneto alberello-colonia | 20,00 |
vigneto alberello-oliveto, ex mandorleto | 5,00 |
frutteto | 2,00 |
vigneto specializzato | 2,00 |
seminativo erborato | 3,00 |
pascolo già rimboschito | 8,00 |
pascolo già in via di rimboschimento | 12,00 |
pascolo da rimboschire | 4,05 |
TOTALE | 93,86 |
Tare: strade poderali, fabbricati, cortili. | 2,08,51 |
TOTALE | 96,04,51 |
L’eliminazione del gregge non avrebbe apportato alcun danno al personale salariato dell’Istituto, in quanto fin dal 31 marzo, il pastore era dimissionario e l’aiuto pastore veniva allora pagato con liste paghe settimanali. (188)
Per migliorare i servizi del Convitto, si provvide all’acquisto di una attrezzatura più idonea per l’Infermeria. Tra le offerte di acquisto risultò più conveniente quella della ditta Ruggero Seccia di Trani. (189) Con l’acquisto di tali attrezzature si pensò alla sistemazione della infermeria. Si approntarono così due locali: per la infermeria normale l’uno, e per l’isolamento dei pazienti infettivi l’altro.
Per potenziare l’attività enologica e qualificarne la produzione, venne acquistato, come più corrispondente alle esigenze di una scuola, un filtro a strati “ORIGINAL” SETZ modello Ariston K 40/6 X 569/R, per la somma di £ 407.150.
Venne riconfermato al sacerdote don Giuseppe Panarelli il Servizio Spirituale di assistenza; come quello Sanitario, al Dott. Giovanni Bitetto.
[Serra per ortalizi nel podere Agresti]
Allo scopo di dotare l’Istituto di una serra per fiori, e con la prospettiva della Istituzione del Corso di Specializzazione in Ortoflorofrutticoltura, si provvide all’impianto di una serra, commissionata alla ditta Sud METAL di Aprilia, migliore offerente. Di dimensioni m 6x23,60, costruita, in acciaio laminato e zincato, con la manovra di apertura degli sportelli di aerazione, coperta di vetri semidoppi rigati, fu montata su basamento di tufo ed ubicata tra il 2° e 3° cortile. La spesa fu di £ 850.000.
Andavano sostituiti nell’edificio i vecchi infissi delle finestre e degli ampi finestroni con telai a tutta luce e a vetri interi. Dalle diverse ditte invitate si scelse l’offerta più conveniente, che risultò quella di Rutigliano Antonio, di Andria.
A seguito dei nuovi vigneti impiantati a Papparicotta, furono costruiti per la cantina tre nuovi vasi vinari per la fermentazione dei mosti, delle capacità di q.li 750. La loro progettazione fu affidata all’Ing. Palladino, Insegnante dell’Istituto, i lavori affidati alla Ditta Merra Sebastiano, che presentò l’offerta migliore. (190)
Per una vita di Convitto più accogliente e secondo le esigenze dei giovani, venne costruito un campo di pallacanestro ubicato nel cortile.
[Coltura tradizionale e a cespuglio dell'olivo nel podere Agresti]
[da “L’Istituto Tecnico Agrario Provinciale “Umberto I” — Andria”, di G. Boccardi, tip Zema, Bari, 2004, pp.121-126]
NOTE
(186bis) R.D.C., VII, N° 107 del 28 febbraio 1961.
(187) R.D.C., VI, N° 12 del 28 marzo 1961.
(188) R.D.C., VII, N° 16 del 18 aprile 1961.
(189) R.D.C., VII, N° 43 del 28 luglio 1961.
(190) R.D.C., VII, N° 79 del 24 ottobre 1961.