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[manoscritto - foglio 3, recto]
[traslitterazione in caratteri stampati]
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po' di milizia armata, la cinge d'assedio, e se l'assoggetta colla cattura
del conte Pietro, e del suo giovanetto Figlio Riccardo, dichiarando=
li ribelli, e decaduti dalle ragioni del possesso di tutta la Contea; ma
perche il disegno del Guiscardi soltanto l'era di aver Trani in posses=
so, perciò volle far pompa di generosita con Pietro, anche a contempla=
zione della stretta parentela, che passava fra di loro, del merito del fù
suo padre Petrone, e del suo Figliol Riccardo, cavallier di gentiliss.a
avvenenza, stretto in tenera amicizia con Roggiero figlio di esse Ro=
berto, perciò, dissi, privandolo della sola Citta di Trani co' suoi distretti,
rilasciò a lui le altre Terre, cioè Biseglie, Barletta, Corato, ed Andria,
all'ingrandimento, e costruzione delle quali Pietro molte somme con=
summate aveva, ed attualmente consumãdo andava: con espressa
obbligazione di riconoscerle in Vassallaggio del suo Ducato per se, e  suoi
successori.   I. Depressa l'alteriggia di Pietro dall'ambizion di Roberto,
non decadde però dal suo lustro, sebben ristretto, egli seppe ingrandir=
si co' soui tesori, ed appellandosi da ora in appresso Conte di Andria,
di Barolo, di Biseglie, e di Corato, si diè tutto a distendere vieppiu que=
ste Terre, destinando Andria per capitale, e sua residenza, dove eres=
se altre fabriche, per richiamarvi altra, e piu numerosa popolazione,
giacche molti qui erano quegli altri piccioli casali, che all'interno
di essa ancora venivano abitati. Si occupò in questa facenda per gli
rimanenti anni di sua vita, mentre che Roberto con il suo maggior
figlio Boamondo stiè distratto in guerre di molta conseguenza fuor
di Puglia: qual fù quella contro di Alessio Comneno usurpator dell'impe=
ro di Costantinopoli, mettendo un assedio a Durazzo in Grecia. Di quà
   si prepara
di condursi in Roma per liberar il Pontefice Gregorio VII. dalla tirannia
di Enrico Imperador d'occidente, correndo l'epoca del 1081, e 1083. Ri=
tornato in Puglia, devasta la citta di Canne per aver ritrovato ribelle a se
il suo conte, si porta in Roma e mette di là in fuga l'Imperador Enri=
co, libera il Pontefice e lo mette in tuto asile nella città di Salerno. Ri=
ede in Puglia, e congregato nuovo esercito, s'incamina per la Tracia con
la sua moglie Sigelgaida in secondi  voti, e madre di Roggiero suo fi=
glio per unirsi a Boamõdo, che teneva assediato Durazzo. Era questo
l'anno 1084, il di cui corso quanto prosperevole a Roberto, ed al di lui Figlio
Boamondo (occupati nell'assedio di Durazzo ben da anni quattro, e li
quali fra questo tempo avevano fatto considerevoliss.° acquisto in tut=
ta la Romania, e buona parte della Tracia, assoggettandosi quelle
Provincie) altrettanto luttuoso a Pietro Conte di Andria, li di cui an=
ni ebbero termine nella sua fine. Egli fu il Conte sepolto in questa
sepolto
città, da che Petrone suo Genitore fu in Trani. Entra in possesso della
Contea, e de' suoi beni il suo primogenito Riccardo: chi per esser stretto
amico di Roggiero secondo genito di Roberto, sempre fra di loro uniti
si vedevano















I.    Gottofrid.
malaterra, lib°. p°
Chronich. amal=
phit. tom p°
antiquit. Italicar.