rimettersi e
restituirsi a quelle città, e
luoghi, li quali si ritrovassero esser stati
anticam.e sedi Vescovili, ma indi mancati, e dismessi per gli
accidenti o di per=
secuzioni d'infedeli, ed eretici, o per guerre, e devastazioni
de' Barbari: tale era
il canone di Giovanni VIII° Ubi Paganorum, et Incredulorum furor
in cau=
sa est ..., quantalibet prætereant tempora Juri non præiudicant
ecclesiarum.
I.
Dovendo.si adunque far la provista di tali Vescovi per dare a
Trani li competen=
ti suffraganj, cominciossi a far le ricerche de' luoghi
convicini sulla regola de'
canoni predetti, e mantener illesa, e costante l'osservanza
della Chiesa. La prima
ricerca fu fatta sulla chiesa di Biseglie (dove in questi tempi
si ritrova un Vesco=
sin da che il conte Pietro le diè compimento
vo già introdotto,
√
chiamato Mercurio) ed essendosi
manifestam.e provato,
che
in essa citta aveva riseduto il Vescovo S. Mauro sin dall'anno
del
Sig.e 718, ove
aveva rimasto il suo Deposito, per il martirio sofferto sotto
Traiano: ed un altro
ancora, chiamato Sergio nell'anno 787 assistente al general
Concilio II° di Nicea
o'l suo successore
sotto Adriano P.°, perciò vien confirmato questo Mercurio
√, e si destina
suffraga=
neo di Trani in
po luogo. Si passa a ricercar in
Barletta, (ora gia ridotta in cit=
ta grande, e ben popolata da Boamondo) e trovandosi, ch'ivi non
mai in al=
cun
tēpo riseduto aveva verun Vescovo, percio vien rimasta
soltanto in Dio=
cesi di Trani. Corato fu contato sulla stessa riga di Barletta.
Si esplora la città
di Salpi: e qui trovandosi, che sin dal secolo V. riseduto aveva
il suo p.
o Vesco=
vo S. Palladio, il cui corpo ancora in essa esisteva, e si
venerava, quindi fu
giusto, che se le ristituisse il Vescovado; e fu il secondo
suffraganeo di Trani.
Questo titolo di suffraganeo durò in Salpi sino all'anno 1418,
quando questa
città ridotta agli estremi della sua
desolaz.e; ed
abbandonato il luogo da tutti li
suoi abitatori, il Vescovo, ch'ivi per allora, chiamato Francesco
de Nigris si ritro=
vava in residenza, fu trasferito alla sede d'Andria da Martino
V. nel 13 agost. 1418.
e dall'ora l'Arcivescovo di Trani fu nominato ancora Vescovo di
Salpi. Da Salpi si
prosieguono le ricerche in Canne, dove esistendo li monumenti
chiari del corpo
di S. Ruggiero suo p.
o Vescovo sin dal secolo V., si
determinò reintegrarla con un
nuovo Vescovo, e questo fu rimesso in essa nell'anno 1102.ed
ecco il terzo suffra=
ganeo di Trani: quale durò sin atanto che questa citta, sebben
distrutta, fu ag=
giudicata all'Arcivescovo di Nazet, che in Barletta, dalla Siria
fuggendo, si rifugiò.
L'ultima perquisizione di tal genere si riserbò per Andria. Qui
li documenti per
tal pruova erano ovvj e manifesti. Il corpo di S. Riccardo, che
si osservava
nella sua Chiesa in una Tomba con gli ornamenti delle sagre
vescovili spo=
glie, il suo cuore, e la pelle del suo cranio serbati in
disparte con scritture, che
lo attestavano Vescovo dal tempo di Gelasio P.
o.
l'odore, che tramandava dalle
sue ossa. Un'antica Pittura, che lo rappresentava in abiti
pontificali,
sostenē=
do nella mano sinistra un libro, su cui stava delineata la città
di Andria colla
Torre Longobarda senza apice
accãto al Tempio (come oggi ancora appa=
risce nella Sagrestia, ove si conserva) Il bacolo pastorale, di
cui tien armata
la mano. Di piu li monumenti, e la tradizione dell'esistenza
d'un'altro Vescovo
d'Andria nel 787. chiamato Cristoforo assistente al II° Concilio
Niceno in Bitinia:
monumenti, dissi, ovvj e manifesti, onde fu stabilito, che a
questa città se le rein=
tegra l'antico Vescovado, e provveduta venga d'un nuovo
Vescovo, che suppli=
sca al numero de' suffraganei alla nuova metropolita Tranese.
(a)
Non è da riferirsi