to clero,
Tutti gli abitatori del Villaggio di S. Maria di Trimoggi allogati
in
Andria cominciarono a godere li diritti della cittadinanza: ed il
suo clero col=
locato in quel Tempio, che per allora si eresse sotto il titolo di
S.Nicola, diè prin=
cipio all'esercizio della cura delle anime, giusta il convenuto,
commune: ed
indistintam.e per la città tutta, alla frequenza, e culto
de' divini Uffizj, e gode=
re de' frutti delle oblazioni, e del ritratto di quei beni stabili,
che possedeva nella
sua Villa, sotto il nome di prebende, e Benefizj, durando in questo
pacifico to=
tale possesso per lo spazio di ben due secoli, e piu anni sotto il
Regno non soltan=
to de' Normanni, ma bensì per tutto il corso di quello de' Svevi, e
degli Angio=
ini, sino a Roberto terzo Re di quest'ultimi.
# quando è da sapersi, che il
frutto
delle predette prebende, benefizi, ed oblazioni non da tutti
gl'Individui ad=
detti al culto, e servizio della predetta Chiesa si percepiva, per
antico costume;
ma soltanto da taluni; e da gli altri si serviva, ma senza mercede:
condotta
ingiusta, e che diè motivo di fortissime querele alli mal
considerati, e ne=
gletti ecclesistici. Tali giuste querele sursero a segno, che si
avanzarono
ad un litigio sì aspro, che non dava speranza di quiete. Non si
rinviene
memoria se si fosse dato principio a tentar giudizio presso de'
Giudici com=
petenti, ritrovamo bensì un stromento di concordia fra loro,
stipulato
anno 1322 die 12 mensis Junii per Notarium Nicolaũ; de Notario
Laurentio
Regnante Roberto Rege Jerusalem
a
. In cui, esaltandosi gli encomj della
Giustizia, e della Pace, si dichiara, che tutti mossi dall'amore di
si alte Virtu,
concordono, che delle prebende, beneficj, ed oblazioni facendosene
una mas=
sa comune, da lì in poi il di loro ritratto distribuir si debba
egualmente
sotto il nome di partecipazione
a tutti
√, siccome tutti
egualm.e intervengono alla fatiga,
ed al servizio dell'
Altare, donde ogni ministro trar deve il suo
sostentam.o,
ed in caso di contro=
venzione, si caricano d'una data multa da sodisfarsi al
Metropolitano di Trani,
senza farsi menzione alcuna del Vescovo d'Andria ordinario
Superiore. Segno
che la Sede Vescovile per allora fosse Vacante
A, ed in fatti,
quantunque appresso
Giovanni XXII
Ferdinando Ughelli si registra, che dal
Pontefi.e
√ sistente in Avignone sul prin=
cipio dell'anno 1319 fosse stato promosso al Vescovado di Andria un
certo eccle=
siastico, chiamato Domenico, di cui se ne fà menzione ne' monumenti
di essa
Chiesa; nulla di meno non fà parola veruna della sua
mancã.za:
nè della pro=
mozione del successore di esso Domenico, che si chiamava Giovanni; e
siegue
a dire, che questo Giovanni sul principio dell'anno 1349 vien notato
nel Re=
gestro del Vaticano per la sua morte: et diem obiit 1349: sub
Clemente VI°. Del
Vescovo Domenico adunque si sà la promozione nell'anno 1319, e
s'ignora la
mancanza. Di Giovanni è nota la morte nel 1349, e non apparisce la
sua as=
sunzione: potè forsi esser mancante la sede Vescovile di Andria nel
1322, anno
dello stromento di concordia, e perciò la pena ingiontasi, riserbata
venne dal=
le parti al metropolitano.
// Da ora in appresso questa Chiesa, che non si estende=
va in altro spazio e grandezza, che in quello, che ora occupa il
Presbiterio, e
che aveva il suo ingresso per quella antica porta, che chiusa appare
nel muro
detto delle Pergole, cominciò ella ad esser frequentata con maggior
sollennità,
e religione. Lo stromento si registra
intieram.e per
rilevarne la sua natura
con maggior chiarezza in piè di questa memoria al numero 1. nell'elengo
&.
dalla intro=