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[manoscritto - foglio 24, verso]
[traslitterazione in caratteri stampati]













a.   Ferd. Ugh.
Ital.Sac. t.7°

lui. Consalvo partì col Re, ma non fu piu di ritorno in Regno, quindi av=
venne, che lo stato, ch'egli in esso possedeva, governato venne da' suoi
ministri, che egli spediva da Spagna con le loro patente, col titolo di Gover=
natori, il p° de' quali fu un certo Giovanni Molinos di Valenza, che vi[sse]
con lodevole condotta
in Andria per lo spazio di anni 21. ma non sempre nel medesimo imp[ie=]
go. Il Vescovo Antonio Rocca Moro, che per anni otto governato aveva
la Chiesa di Andria, spontaneam.e rinuncia il Vescovado in mano dal Pon=
tefice Leon X°, e questo ne investe un sacerdote cittadino Andriano nel
dì 3 marzo 1515, chiamato D. Andrea Pastore. Di qual merito egli fosse
non si sà da veruno; si legge bensì a suo scorno, ch'egli dopo un anno di
Vescovado dal medesimo Pontefice in publico concistoro de' Cardinali fu
deposto ob sua demerita: tanto registra il lodato Ughelli.  a.  Dovè esser
reo di gran delitto, se con tal pena venne punito. A questo deposto pre=
lato il pred.o Pontefice diè successore un'ecclesiastico, nomenato
D. Simone de' Nor nel dì 5 Xbrē 1516. In qual mese, e giorno egli
venne in residenza è ignoto, sappiamo, che appena compito l'
anno, egli terminò di vivere nel 1517. Ed allora la Chiesa di Andria
passò in commenda, data al Cardinal Nicolò de' Fieschi Vescovo
di Ostia, e fu da questo amministrata per tutto il pred.o anno 1517,
nella fine del quall'anno in Vescovado di Andria conferito venne
a D. Giovanni Francesco de' Fieschi Nipote del predetto Cardinale
Commendatore, e chi, portatosi in residenza di questa Chiesa, la gover=
nò per il corso di circa anni 48. con lode, ed esemplarità.
   Era gia l'anno 1522, quando il Gran Capitano Consalvo Duca di An=
dria dimorante in Spagna finì di vivere, e nello stato de' suoi Feudi
che possedeva tanto in Regno, quanto colà succede l'unica sua Figlia
maritata a D. Luiggi de' Cordua, la quale gia prodotto aveva un Figli=
olo, chiamato Ernandez Consalvo in grazia del vecchio avo, e che fù ere=
de universale de' beni materni, e di tutti li predetti Feudi. Per la morte
del Re Cattolico Ferdinando II° avvenuta nell'anno 1515 succede nella
sua monarchia l'unica sua Figlia Giovãna, nata da Isabella di Castiglia
e data in sposa a Filippo Arciduca d'Austria, e Duca di Borgogna. Gio=
vanna altro Figlio non generò, che un solo, chiamato Carlo, e gia era ri=
masta Vedova, ma accaggionata in salute. Crebbe Carlo presso del suo
avo Massimiliano Imperadore, la madre lo volle presso di se, seguita
la morte del Re di Spagna per darli il governo del Regno; Carlo si con=
dusse in Spagna, vien proclamato Re, e Giovãna dà termine alli suoi gi=
orni nell'anno 1516. nel mese di 7brē. Era egli in eta di anni 15 quan=
do ascese al Trono di Spagna, e de' Regni che l'appartenevano, e nell'an=
no 1519 muore puranche l'Imperador Massimiliano, e Carlo vien elet=
to Imperadore, onde dovè partir da Spagna per condursi in Fiandra, ed in
Germania ad incoronarsi. Lo splendore di tanta gloria colpì ad un tratto
le deboli pupille de' Principi Europei, e si collegano per estinguerlo. Comincia
la lega