rici, e capitolo,
per l'uso del
pred.o
Pallio, siccome è costume, ricevere la soli=
ta limosina senza
contradiz.e veruna, e così
pronunciamo - Hjeronimus
Cornarius Prothonotarius, et Vicarius, quo supra = Tullius Petrutius
Auditor
lecta & die 16 Iunii 1563. Trani: presentibus & come apparisce
dall'origina=
le in Pergamena, che si conserva in Archivio, ed è registrato al num°
___
Questa controversia fà duopo supporla cominciata prima, che il
Vescovo
partito si fosse da Andria per condursi in Roma, e di là in Trento; ma
fatto
ritorno nell'anno appresso 1564 trovò la facenda sedata, o gode pace con
il suo clero. Col suo arrivo in residenza portò seco il Transunto della
Plena=
ria Indulgenza richiesto al Pontefice Pio IV, e donollo alle nuove Reli=
giose Cassinese, fatto prima il decreto per l'osservanza, e publicato
con suo
editto sotto il dì ...... dell'anno .... e sebben queste Reverende ma=
dri eransi nel destinato monistero raccolte, non vissero dal primo
ingres=
so nel rigor della clausura, accaggion della fabrica non ancora termina=
ta; ma dopo ben diciottanni, quando da altro Vescovo fu loro formata la
certa Regola sul modello di quella di S. Benedetto, e decretata, e
stabilita
la clausura. Poco durò questo Vescovo, già avanzato in età a vivere
nella
sua sede, conciosiachè nella fine dell'anno 1565 passò all'eternità, nel
mede=
simo tempo, che diè termine al suo Papato il Pontefice Pio IV, cui
succedè
S. Pio V, e da questo Nuovo Papa creato venne per Vescovo di Andria
nell'an=
no 1566 D. Luca de' Fieschi, Conte di Lavagna nel Genovisato, Nipote
forsi del
defunto D. Gianfrancesco, nel dì 30 Gennaro. In qual mese di quest'anno
giun=
to egli si fosse in Andria ci và ignoto, ma nel mese di maggio sappiamo,
che
il fu Governadore Ernandez della Torre venne a morte, lasciando erede
de'
suoi beni il Sagro Monte della Pietà con quelle condizioni, che di sopra
rife=
rimmo: come ancora se ne morì la Vecchia Duchessa D. Porzia Carafa, cui
furon superstiti due Figlj l'uno D. Vincenzo, l'altro D. Francesco: de'
quali il
D. Vincenzo, Cavallier di molto merito, lasciò in Andria un monumento
della sua pietà, come vedremo fra poco.
a. Nel corso
de' primi dieci anni di re=
sidenza di questo nuovo Vescovo in questa Chiesa non v'à cosa alcuna da
notarsi: avvenne bensì nell'anno 1576, che due cittadini furon degnati
di
scoprire in una antica, e dirupata Grotta, sita al declivio, della Valle
chiama=
ta S. Margherita in Lamis, una Immaggine della Vergine
SS.a
col Bambi=
no Gesù in grembo, dipinta alla Greca in faccia del muro, la quale si
appa=
lesò loro con un prodiggio. Ciò venuto a notizia del Vescovo, volle egli
accer=
tarsene col suo accesso: e ritrovato vero quanto se li riferì, pensò di
metterla
in maggior
veneraz.e, sì che crebbe in modo, che si
diffamò per tutto il Regno
ed oltre, asegno che quel luogo in breve tempo divenne un'emporio di
ricchezze per le obblazioni, ed offerte,ch'ivi si portavano da fedeli, e
citta=
dini. ed esteri, e per lo sterminato numero de' miracoli, ch'ivi si
opravano
per intercessione della
gloriosiss.a Vergine: tal che
dal Sommo Pontefice Gre=
gorio XIII. appellata venne col titolo di S. Maria de' Miracoli
d'Andria in
una sua Bolla spedita a d. 13
Genn.o 1580, e colla
quale il
pred.o
Pontefice
cõ=
firmò la Religion Cassinese in
d.a Chiesa, chiamata ad
abitarla, e coltivarla
dal Duca Fabrizio, dal Vescovo D. Luca de' Fiechi, e dall'Universita,
coll'inter=
del vento