Parendo
a codesto Capitolo. e clero di S. Nicola, che il luogo assignatoli
per ordine della S. C. nel coro della Cattedrale, riesca incõmodo,
ed
indecēte,
domandano licenza d'abbellirlo, e fabricarvi nuovi inginocchiatoi
a spese loro, anche per fuggir l'occasione delle contese col Capitolo
della
Cattedrale; Perciò sarà bene, che V. S. visto il luogo, e sentite le
ragioni
dell'una, e l'altra parte, mi riferisca ciocche giudicarà piu espediente
di fare: che così anno ordinato questi
Illist.i miei
Sig.ri. E Dio la
contēti.
Di Roma a 6 di Agosto 1602 = D. V. S. come Fratello =
Il
Cardin.e di Firenze.
Si trasmette per tanto dal Vescovo la
Relaz.e, e
parere richiestoli dalla S.C., e
questa con nuovo rescritto dà l'ultimo suo ordine in tal forma.
Illust.o
e m.to Revērd.o
Sig.e come Fratello = La S.C. rimette all'arbitrio, e
prudenza
di V.S. il concedere al Capitolo della
Collegg.a di S.
Nicola di codesta Città
di abbellire il suo Banco, che tiene nella Chiesa Cattedrale, il quale
stà
di presente scommodo, e poco decente: e ciò non ostante, che il Capitolo
della Cattedrale non sia per assentirci, supponendosi, che non vi abbia
interesse alcuno, purchè l'abbilimento non sia fatto ad emulazione,
che ne possa venire scandalo, non si faccia
alteraz.e
del luogo, ne
meno si ecceda nell'abbellirlo il modo conveniente alla chiesa; ma
se ella potesse indurli a fare ciò d'accordo, sarebbe meglio; ne potrà
però trattare, e colla destrezza sua superare le difficultà, che vi
sono.
E Dio la contenti.Di Roma le 25 d'Ottobre
1602.Come
Frat.lo
Il Card.le di Firēze.
Quanto
inutilm.e il Vescovo profittato avesse in
comporre tali di=
scordie fra questi due cleri, si argomenta dall'ultima lettera che sie=
gue, trasmessa dalla S.C. al
pred.o Prelato, con
la quale
definitivam.e
dà termine a' tanti piati: ella è la seguente:
Ill.o e
m.o Rēdo Sign.e
come Fratello = Poichè è stato risoluto, come V.S. avrà visto dalla
lettera scrittale, che al Capitolo di S. Nicola di codesta Città dovesse
esser
permesso d'accommodare un Banco da sedere nella Chiesa Cattedrale,
non pare, che se li debba impedire, che non possino essi farlo a spese
loro,
e non il Capitolo della Cattedrale. Onde V.S. si contentarà d'ordinare,
che
in ciò non siano impediti; e che li sia lecito ancora di mettere sul me=
desimo Banco Iscrizione, o altro segno, che dinoti, sia il loro. Così le
pia=
cerà d'eseguire, e Dio la contenti. Di Roma a 14 di
Genn.o
1603. D.V. come
Fratello. Il Cardinal di Firenze. Publicata, ed intimata dal Vescovo
quest'ultima lettera, non si vide la Cattedrale piu in stato di contra=
dire, il Vescovo di non far eseguire gli ordini supremi, ed il
Colleg.o
di non metter mano subito alla
costruzz.e del Banco,
si che finito
non si fosse ad un tratto. Egli fatto fabricare ad uso di coro, co' suoi
in=
ginocchiatoi d'avanti, vi fe' sopra porre lo
stēma
del colleggio tutto indo=
rato, ed a piè dello stema la Iscrizione a lettere d'oro = Expensis
Colleg=
giatæ Ecclesiæ S. Nicolai ex decreto Sacræ Congregationis. Questo appa=
rato cotanto pomposo riusciva come un spettacolo funesto al ciglio de'
Preti della Cattedrale, che sebbene non li mosse a demolirlo, per timore
di pena maggiore, non quietossi però l'amarezza del cuore, che spesso
e sovente li destava a minaccie, ed altri tentativi. A questo insapore
s'ac=
coppiava