34
coppiava
quell'altro dello stabilimento della predica quaresimale nella Chi=
esa di S. Nicola, che uniti insieme li spinsero ad atti non proprj, come
ve=
dremo, ma con esito vano, ed infruttuoso, e mentre il corrente anno
giunse
presso al termine, nel mese di Dicembre il Vescovo infermatosi a morte
terminò la sua vita. Il Pontefice Clemente VIII° non tardò a darli un
suc=
cessore, che fu un Prete Napolitano, chiamato D. Antonio de Franchis.
Questo fu in residenza nella fine del mese di
Genn.o
del 1604.
Continuandosi dal
Collegg.o di S. Nicola la
predicaz.e quaresimale nella
sua chiesa con
edificaz.e e commodo del popolo
Andriano, riusciva tan=
to gradito quest'Uffizio sagro al publico, che mosse il magistrato a
fare
una
dimostraz.e
di gratitudine al
d.o
Capitolo, con essersi offerto a nome
dell'Università di voler contribuire in sussidio di esso Capitolo ducati
annui trenta dall'ora in poi al Predicatore, e per contestar tale sua
liberalità, nel p° conseglio publico, che si raunò per interessi
dell'Uni=
versità, fra le altre proposte, vè la seguente conclusione: e si diano
ogn'anno ducati trenta per elemosina al
P.e
Predicatore di S. Nicola,
e l'elezione di quello sia libero del Capitolo di
d.a
Chiesa: senza che
l'Università ci abbia voto alcuno. ad. 29 Ap.lē
1604. Governadore
il Commendator Lelio Riviera. General Sindico Riccardo Quarto.
Eletti Gian Donato Conoscitore. NNN. &. Lascio qui di proseguire l'effet=
to di nuovi rancori prodotti da questa pia generosita del Publico, per
non
perder
tēpo in vane inezie. Dico
come il novello Pastore in questo primo
anno del suo governo restò sorpreso dalla sterminata copia de' pro=
diggj, che si operavano dalla
gloriosiss.a Vergine de'
Miracoli a prò di
tanti, e tanti fedeli, liberati da' loro malori, per sua intercessione.
Le of=
ferte, donativi, oblazioni, e tavole dipinte in documento delle grazie,
e
che portavansi ad appenderle nelle sagre mura del suo augusto Templo
eran presso che infinite; quindi esso Vescovo volle mettersi ad
approvare
e riconoscere tali miracoli, e nell'anno appresso, scielti alcuni pj, e
dotti
ecclesiastici, si diè con
essi ad esaminarli, per dichiararli veri, e legitimi. A tal
effetto nel dì 4 marzo 1605, si raunarono nel Palazzo Vescovile il suo
Vicario
Genēle D. Ferrante del Giudice
V.I.D. Il
Rdõ Pietro Paolo
Conoscitore
Archid.no
Il
Rdõ D. Tarquinio Cocco Arciprete.
Il
Rdõ D. Marino Ciappetta. Il
Rdõ
D.
Gian Pietro Palombella Preti della Cattedrale. Il
Rdõ
D. Alfonzo Conoscitore.
Il
Rdõ D. Gian Lorenzo
Vitagliano Preti di S. Nicola. Ed il
P.e Fra Tommaso
dell'Oliveto Guardiano de' Capuccini di Andria, li quali tutti
unitamente
posto in esame li riferiti prodiggj nel processo accolti, li riconoscono
veri,
reali, e legitimi, ed il Vescovo procede alla sentenza, e decreta
definitivam.e
che tutti ammetter si dovessero per veri, e legitimi nel dì 8 marzo
1605.
In questo medesimo anno da tre
Rdī
Sacerdoti D. Giuglio Cesare Volpicella,
D. Giovanni Donato Aibar, e D. Gian Domenico de
Risis si promuove
la divozione di eriggere una Congregazione di laici arteggiani per l'
esercizio dell'opere di pieta, da allogarsi nella Chiesa di S.
Sebastiano, e fa=
tane supplica all'Università, che ne teneva il Patronato, questa bene=
gnamēte