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Poiche dal fu
Vescovo D. Luca Antonio Resta, come pocanzi si riferì, introdot=
ta si era nel clero una divozione di sollennizzare li Venerdì del mese
di mar=
zo cadentino in Quaresima, con una Processione ad uso di stazione, nella
qua=
le interveniva tutto il clero della citta d'Andria, ogn'uno sotto il
proprio Ves=
sillo, osia croce, e tal Processione compiva il suo cammino nella
Cattedrale,
donde cominciato l'aveva, sicche terminata, tutti erano in facoltà di
riedere
alle proprie chiese, ed alli proprj affari, restando ivi soltanto ad
ascoltar la pre=
dica chi di propria volontà udir la volesse, in quest'anno, dissi, si
svegliò in ca=
po di taluni del clero la pretenzione, che tutti coloro li quali a tal
funzione in=
tervenivano, fossero in obbligo
medesimam.e di
trattenersi in chiesa, osia nel=
la Cattedrale sintanto che terminata si fosse la pred.
a
predica, e che assister
dovessero alla detta per obbligo, e necessità. Gia la voce di tal
pretenzione si
era sparsa, ed il Vicario del Vescovo mostrava connivenza per tal
richiesta. All'
ora il Capitolo di S. Nicola, provido ad ovviare nuovi inconvenienti, e
litiggj,
forma una supplica al Vescovo, e la spedisce in Napoli, dove egli si
trovava da qual=
che mese per suoi affari, in tal forma.
Illuss.o, e
Rdiss.o Monsignore. Il Clero, e Capi=
tolo della sua
Colleg.a di S. Nicola con molta
devozione fà intendere V.S. Illustīma
come le parve degnamente far continuare l'ordine di Monsig.
r
Vescovo pre=
decessore Luca Antonio Resta, di far congregare nei Venerdì di Marzo di
qualsi=
voglia anno tutte le chiese soggette con li loro stendardi, per
continuare le solite
Processioni per servizio di Dio, et edificazione, e devozione del
Popolo, nel che
il
d.o Capitolo supplicante (contemplata la buona, e
retta intenzione di V.S.
Illuss.
a) è stato sempre
obsequentiss.o.
Anno poi di mano in mano gli Ufficiali
Deputati, dopo finita la funzione della Processione (col pretesto di
maggiorm.e
sollennizzare la processione) fatto introdurre certi sermoni, alli quali
sono
assistiti quelli Preti, che anno avuto così a sodisfazione, non
impedendosi però
la libertà de' Capitolari poter ritornare alla lor Chiesa per servizio
di quella,
e d'altri loro giusti affari. Ultimamente s'è inteso, che li SS.
i
Vicarj stiano in
opinione di potersi ordinare l'assissitenza in dette funzioni introdotte
ad
libitum, ed in tempi non ordinati da Santa Chiesa, supplicano però V.S.
Illuss.
a
si degni ordinare a detti Sig.
ri Vicarj, che intese le
raggioni del detto Capito=
lo supplicante, voglino far decreto, che li capitolari non siano
altrimenti
precisamente obbligati alla detta assistenza, ma tantumodo quando ad
alcun di loro così li piacerà, o tornerà di
sodisfaz.e,
e
l'avrãno a grazia Vt.
a.
Pervento questo memoriale in possa del Vescovo in Napoli, in tal modo
egli
diè la sua providenza. Vicarius noster Generalis in suplicatis nil
contra,
solitum innovet, sed in omnibus servata Sacrorum Canonum dispositio=
ne, supplicantis iuribus auditis, iustiam faciat. Antonius Episcopus
Andriæ.
Provisum per Dominationem S. Illuss.
am Neapoli die 12
mensis 7bris.
1619. Pensullus &8n.
e [?]&. Spedita dal Vescovo una
tal providenza, immanta=
nente fu trasmessa al Capitolo supplicante, e presentata al Vicario per
ma=
no de' Rdī Deputati, questo senza dimora alcuna ne fè
l'intimaz.e al capito=
lo della