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videlicet:
quod quando funeralia fiunt in Cathedrali pæcunia numerata, per
hæredes
solvant.r Episcopo Iulii quinque pro sonitu campanæ nuncupatæ
Beatæ
Mariæ, et alius Iulius pro quolibet scuto monetæ per eosdem herædes solutæ.
Si
vero per dictos hæredes
subministrant.r ceræ, tunc dentur eidem Episcopo Iulii
quinque pro eadem campana, et unicum cereum, ac fasciculum candelarum
ponderis unius libræ. Et si cadaver
sepeliat.r in Alia
Ecclesia associante Capitulo
Cathedralis, tunc pariter
solvant.r Episcopo pro dicta campana Iulii quinque:
nec non eidem
tradat.r cereum.
Quando vero fiant in Collegiatis, tunc pro
quolibet scuto menetæ
dent.r
Episcopo duodecim grana cum dimidio: et si
ab hæredibus Defuncti
subministrent.r ceræ,
tunc,
detracto uno cereo pro Capi=
tulo, reliquæ vero
dividant.r inter Episcopum, et
Capitulum. Ora il Vescovo
pretende proibire agli eredi, che non possino somministrare, e
concordare la
cera in danaro, ma che somministrano la stessa cera, quale o non sempre
si trova in quelle parti da comprare, o non torna conto agli eredi: e la
con=
suetudine è stata sempre di concordarsi. Supplica per tanto il Capitolo
orato=
re a degnarsi ordinare al Vescovo, che non innovi cosa alcuna, ma
osservi
puntualm.e il
d.o
Decreto di questa
Sagra Congreg.e.
Ed il tutto: quam Deus &.
La provvidenza a questa riferita supplica data dalla S. C. è la
seguente, u.d.
Illust.o
e M.o Rdo Monsig.e
come Fratello : Dal congionto memoriale dato a nome
del Clero di codesta Città, V.S. vedrà quanto per parte del
medes.o è
stato rappre=
sentato alla
Sagra Congreg.e.
Questi
Em.ti mie'
Sig.ri mi anno comandato di scri=
vere a lei, che
onninam.e dia pronta
osservaz.e agli accennati Decreti
della
Sa=
gra Congreg.e.
Tanto dunque eseguirà, ed il
Sig.e
Dio la prosperi. Le 25
9brē 1681.
D.V.S. come Fratello.
Card.e
di Carpegna. Andria al Vescovo.
B.
Panciatichi Seg.
rio
Mentre che dal Clero si attendeva tal riferita provvidenza pel ricorso
gia fatto ins:C.
e o noto, o ignoto al Vescovo, questo avanzò alli sagri
limi=
ti la terza
Relaz.e
dello Stato delle chiese di sua Diocesi, descrivendola
in tal forma = Civitas non habet Parochias distinctas,
cum cura
animarũ
resideat penes dictam Cathedralem, quæ per coadjutricem habet collegia=
tam Ecclesiam S. Nicolai, et in his ecclesiis adest Fons Baptismalis, et
ad
libitum cives recipiunt Sacramenta, quæ eis per ipsorum Sacerdotes, ab
Episcopo tamen approbatos
subministrant.r &. Correndo
le riferite cose
su tal piede, nel mese di
8brē di
quest'anno 1681, giunse agli estremi di
sua vita un primario Gentiluomo Cittadino, quanto
doviziosiss.o in fa=
colta, e beni di fortuna, altrettanto privo di figlj, e successori
nell'ere=
dità, chiamato Flavio de Excelsis, chi nel dì 15 del
pred.o
mese, ed
ãno
fe l'ultimo suo Testamento, in cui chiamò erede proprietaria la Reli=
gione Carmelitana, con espresso patto di doversi questa introdurre in
Andria, e da' frutti se ne fabricasse un
convēto, e chiesa per loro
abitaz.e.
Siccome fù eseguito nel mese seguente di
9brē,
come si riferì,
propriam.e
sul fine di esso da Roma fu spedito al Vescovo la riferita lettera, e
decreto
della S.
Cong.e,
e li pervenne sul principio di Dicembre. Ma il Vescovo malvo=
lentieri accettando tall'ordine, cominciò a dare un'interpretazione
sforzata
e straniera a tal lettera, ed essendo avvenuto il caso da osservarsi
nella
Colleg.a
di S. Nicola,
ostinatam.e
pretendeva esiggere in cera li suoi diritti, e non in
convēz.e di danaro