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carica
nel dì 6. Marzo 1690. chi fu di residenza nella sua sede due mesi
appresso. E nel medesimo anno mancò di vita il Preposito del Colleggio
di
S. Nicola D. Tupputi,
nel cui luogo dalla Santa Sede con sua Bolla fu
sostituito il
Rd.o
D. Giuseppe Damiani Cittadino di Minervino. Il Novello
Vescovo venne in Andria prevenuto da alcuni rapporti; e volendo metter
mano alla riforma di alcune prattiche, che non stimava convenevoli, si
diè coraggio di impugnarle. Una di queste, e principale era la esistenza
del
Trono Ducale eretto nella Chiesa Cattedrale, qual Trono proibito veniva
da'
varj recenti Decreti della
Sagra Congreg.e de' Riti, e sopra tutto da
quelli del 1666
1667,e 1668, e dalle premure, che li dava il
S.o Pontefice, cui era ben
noto il co=
stume di questa Città. Animato egli da tali principj, cominciò a
dar fuora il
suo
sentimēto,
e durò in tal persuasiva per ben due anni; ma scorgendo
nõ
profittare, mette mano all'armi dell'Interdetto, si che in una delle
notti
lo fà affiggere alle Porte delle Chiese, riserbando
l'
assoluz.e al
S.o Pon=
tefi, e parte da questa Città. Il Clero, che nel mattino del dì seguente
si vide gravato di tal censura, sospende il publico culto in
d.e
chiese,
e si raccoglie nelle chiese private per la
celebraz.e de' divini Uffizj,
assignandosi a S. Nicola quella di S. Chiara, dove si trattenne sino al=
lo scioglimento dell'Interdetto, che non
avvēne p.a
dell'anno 1692,
quando, dopo varj disturbi, e tumulti nel Popolo, che demolì il
pred.o
Trono, per mezzo, ed industria dell'Arcivescovo di Trani, che v'appose
molti rimedj, la facenda fu sedata, l'Interdetto fu tolto via, ed il
Vescovo non più fu di ritorno in Andria, ma trasferito alla vacante Chi=
che nell'anno 1691 fu
esa di Molfetta, per concessione d'Innocenzo XII°
√ per allora al soglio
Ponti=
ficio elevato. Questo avvenimento da me in accorcio riferito, perchè al=
tronde si rileva, rimetto il leggitore ad altre scritture.
Dovendosi provedere del suo Pastore il Popolo di Andria, il
pred.o
S.o Pontef.e
Innocenzo XII° sostituisce il Padre Francesco Antonio Triveri, che
governa=
to aveva
lodevolm.e la Religion Conventuale di S. Francesco da Ministro
Generale, e sulla fine di quest'anno 1692 egli venne ad occupar questa
sede. Sul principio del suo governo adempì il suo Uffizio pastorale, con
intimare la Visita della Diocesi, in cui molte cose ridusse a riforma;
ma
non si ritrova memoria di qualche sua
Relaz.e ad sacra limina dello Sta=
to delle Chiese. Il Preposito di S. Nicola da che entrò nel possesso di
tal Carica,
e Dignità, cominciò a meditare un non sò che di Dispofiss.
o in essa
chiesa, e
pretendeva esser'esente da' servizj statutarj, ed entrare in possesso
della
partecipaz.e corale sin dal bel principio del suo ingresso; ma dal
capitolo
fu ributtata una tale petizione, come distruttiva delle leggi
statutarie,
e contraria all'osservanza tenuta in essa chiesa da
tēpo immemorabile,
senza che se ne registrasse esempio in contrario: ma tanto le discor=
die avanzarono fra di loro, che se ne formò un litigio d'una durata
di piu anni. Varj progetti d'accõmodo furon proposti, ma sempre
ineffica=
ci, sicche sull'accesso del nuovo Vescovo si viddero tutti li
Colleggiali
nella necessità