«... La porta, conformemente alle raccomandazioni degli architetti rinascimentali, ha una struttura a doppia chiusura. Sono ancora visibili i cardini in pietra sui quali erano imperniate la chiusura esterna ... e quella interna ... . Inoltre al centro della volta in pietra, in prossimità della seconda chiusura, è visibile una botola, attualmente murata con conci di tufo, dalla quale era possibile colpire gli assalitori qualora fossero riusciti a sfondare la chiusura esterna della porta ... . Sotto la volta della porta, sulla parete dov’è collocato un dipinto del Cristo risorto, recentemente restaurato, vi sono affisse numerose croci di legno che recano l’anno della loro collocazione che oscilla intorno al 1900. Tali croci sono la memoria di un’antica consuetudine tipica della devozione popolare ma che ha radici molto antiche nel paganesimo. Il giorno 25 aprile e nei tre giorni precedenti l’Ascensione si praticavano rispettivamente la litania major e le litaniæ minores durante le quali le autorità religiose e civili, seguite dal popolo, si recavano in forma processionale alle porte della città per la benedizione dei campi. Dagli atti notarili andriesi si ha una testimonianza delle celebrazioni che si tenevano il 23 Aprile, il 9 Giugno ed il 15 Agosto. In particolare il 23 aprile si teneva una processione sin fuori la Porta detta del Castello con benedizione delle campagne. ...»
[testo tratto da "L'antica Porta del Castello di Andria" di V. Zito, 2a ed. dell'Autore, 2014, pagg.30-34]
[Il particolare della foto antica riprodotta in alto è la riproduzione di una vecchia cartolina.]