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Verso il Castello
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Lasciansi prima di giungere a questo luogo da noi descritto,
verso mezzogiorno le picciole collinette volgarmente dette le
Murge del castello del monte, dove è una rocca
molto antica, e di eccellente struttura, situata sul dorso di un
alto monte: ... Il luogo è posseduto dal Signor duca d'Andria
della famiglia Caraffa con titolo di Duca del castello del monte"
[M. Pratilli "Dalla via Appia ...libri IV" Napoli,
1745, Lib. IV, cap. XIII, pag.256]
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Castel
del Monte sorge a circa 17 chilometri da Andria, al cui
territorio appartiene, e a poco minore distanza da Corato, sulla più
alta collina (m. 540 s.l.m.) della lunga e ondulata catena delle
Murge.
La mole superba, che corona il colle come una
gigantesca insegna regale, è visibile assai da lontano.
"Vi si accede da Andria e da Corato per due strade solitarie, abbastanza agevoli,
fiancheggiate dai consueti muretti di pietra, oltre i quali si
distendono campi d'olivi e vigneti disseminati di «trulli»; la prima
strada offre più aperta e continua vista del Castello, la seconda
paesaggio più variato e ridente; entrambe nell'ultimo tratto, dopo
aver attraversato terreni a mano a mano sempre più brulli, si
raccordano in un ampio viale, recentemente sistemato, che conduce
comodamente fino alla spianata del Castello."
[dall'opuscolo "Guida di Castel del
Monte" di B.Molajoli, Ed. Gentile, Fabriano,
1934, pag.3]
Qui, (come in molte altre pagine) ci gioviamo dei
pregevoli pensieri che G.B.Pacichelli, M.Pratilli, P.Troyli,
F.Gregorovius, E. Merra scrissero nei loro viaggi o studi dal '600 all'
'800, e B. Molajoli, P. Cafaro e P.Petrarolo nelle loro
"guide" del secolo scorso, ma soprattutto degli
studi di altri autori contemporanei, quali Gianbattista De Tommasi,
Carmela Leuzzi, Maria Losito, Giuseppe Tattolo, Aldo Tavolaro e Maria Letizia Troccoli
(per citarne alcuni).