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La Bifora
di Nord - Ovest
Questa bifora dą luce alla
IV sala del piano superiore,
quasi certamente utilizzata come sala d'aspetto o passaggio.
Come nelle altre, manca la colonnina centrale.
"Furono offerte nel secolo scorso a Carlo III, e questi, sul parere del
Vanvitelli, le destinava alle reali delizie di Caserta «per qualche gioiosa
fonte circondata da porticato gotico in uno dei boschetti del giardino». ...
Nel 1757 le 23 colonnine delle finestre esterne erano tuttora al loro posto.
Da un rapporto del rev. D. Pasquale Valentino di Bitonto, ingegnere, inviato
a Castel del Monte insieme con Francesco D’Autilia dal Presidente della
Regia Udienza di Trani per verificare quanto vi fosse di vero in una
denunzia del forzato Domenico Laini dell’esistenza di colonne di porfidione
di verde antico in quel castello, ribade che «soltanto negli
appartamenti superiori di detto castello esistono alla veduta del pubblico
96 colonne di finissimo marmo bianco dell’ altezza di palmi 11¼, senza la
base e li capitelli, ciascuna delle quali tiene di diametro un palmo e un
sesto. Le dette colonne sono legate a tre a tre, formando una figura
triangolare ... .
Nelle finestre sia esterne che interne del cortile vi sono altre
31 colonnette: 15 bianche e 16 marmo mischio.
Nell’appartamento inferiore 32
mezze colonne di marmo mischio (leggi Breccia rossa), ...
Mancano le lastre di marmo che foderavano le pareti»
( Archivio suppletorio di Trani, Andria, processi di diversa
materia, 1717-1796).
Ma le colonnette, che non furono portate pił a Caserta furono tutte
depredate e due di esse possono vedersi ora nel giardino dietro stante al
palazzo del fu D. Tommaso Accetta ad Andria sulla via di Barletta. E non
esse soltanto ma parecchi altri frammenti si vennero con barbarico costume
asportando dal castello fino a pochi anni addietro."
[da "Il Castello
del Monte" fascicolo I di "ARTE in PUGLIA ..." Bari, 1895]
Un'animazione flash mostra altre prospettive della finestra.