Mandata varia de domibus principia cum diligentia praeparandis, de astracto faciendo pro castro Sanctae Mariae de Monte,
de novo custode ad custodiam defensae Tarenti statuendo, de falconibus curiae, de necessaria curiae imperatricis ministrandis.
- I -
De mandato imperiali facto per magistrum R. de Trajecto scripsit G. de Tocco:
Fredericus, etc. [II Romanorum Imperator, Jerusalem et Siciliae Rex], R[iccardo].
de Montefusculo justitiario Capitinate, etc. Mandamus fidelitati tue quatenus sine mora
omnes domos nostras que sunt in justitiariatu tuo facias cum diligentia et celeritate debita preparari,
faciens fieri in singulis apparatum de gallinis, anseribus et anatibus, sicut per alias licteras nostras
tibi dedimus in mandatis, ita studiose facturus, etc.
Datum Agubii, XXVIIII januarii, XIII indictionis.
......................................
- II -
Item de eodem mandato facto per eumdem scripsit G. de Cusentia:
Fredericus , etc., R. de Montefusculo, etc. Cum pro castro quod apud
Sanctam Mariam de Monte fieri volumus, per te licet de tua jurisdictione non sit,
instanter fieri velimus actractum, fidelitati tue precipiendo mandamus quatenus
actractum ipsum in calce, lapidibus et omnibus aliis oportunis fieri facias sine mora,
significaturus nobis frequenter quid inde duxeris faciendum; tale in hoc studium
habiturus ut sicut hoc specialiter sollicitudini tue commitimus, sic, etc.
Datum [ut supra].
… … …
(diplomi trascritti da “Regest. imper. Freder. II”, fol. 59; in edit. Carcan., p. 327, 328.
[del Gran. Archivio di Napoli], in “HISTORIA DIPLOMATICA FRIDERICI SECUNDI, sive Constitutiones,
Privilegia, Mandata, Instrumenta quae supersunt istius Imperatoris et Filiorum ejus.”,
di Huillard-Bréholles J.L.A., Tomus. V, Pars. II., Parisiis, Excudebat Henricus Plon, 1859,
pp.696-697- Bibl. Com. di Lucera)
[commento: una interpretazione di Giosuè Musca]
"... è noto a
tutti coloro che si sono occupati di Castel del Monte che
il 29 gennaio 1240 Federico scrisse ... da Gubbio una lettera [2° documento riportato qui a lato] a
Riccardo di Montefuscolo, giustiziere di Capitanata, con la
quale gli ordinava di far costruire immediatamente il terrazzo
di copertura del castello presso Santa Maria del Monte
«con calce, pietre e tutto ciò che è necessario».
Il territorio di Castel del Monte è fuori delle competenze del
giustiziere di Capitanata, ed infatti Federico scrive: «sebbene
non appartenga alla tua giurisdizione». Ed aggiunge che desidera
essere informato con frequenza sull'andamento dei lavori.
Documento notissimo che ha fatto molto discutere sul dilemma: il
1240 è la data d'inizio dei lavori, o quella del completamento?
Adtractum è il tetto o genericamente il materiale
necessario alla costruzione?
... sembra proprio che si trattasse dei lavori di completamento,
e se di tetto si parlava, ciò che lo sosteneva doveva essere
stato già costruito.
Sembra infatti sia sfuggito ai molti lettori del noto
mandato federiciano che nella stessa data, dallo stesso luogo
[1° documento riportato qui a lato], Federico
scrisse un'altra lettera alla stessa persona, con la quale gli
ordinava di far preparare in tutta fretta (sine mora, cum
diligentia et celeritate) tutte le sue domos che si
trovavano nel giustizierato di Capitanata, rifornendole di
«galline, oche ed anatre».
Le due lettere ... se lette insieme possono spiegare perché
Federico si rivolse al giustiziere di Capitanata per Castel del
Monte invece che a quello, competente per territorio, di Terra
di Bari: l'imperatore aveva fretta. Dopo circa cinque anni di assenza
dall'Italia meridionale, Federico sta per tornare in Puglia ed
è ansioso che tutto sia pronto per il suo arrivo, ed allo
stesso tempo, intendendo trattenersi nella regione, dispone
che sia subito completata la costruzione di un edificio in cui
lui o chi per lui aveva voluto metter dentro troppe cose ... e
che era andata troppo per le lunghe, anche a causa della sua
lunga assenza. ... "
[G. Musca,
Castel del Monte il reale e l'immaginario, in "Castel del
Monte", a cura di G. Saponaro, Adda Ed., Bari, 1981, pag. 27]