Contenuto
la lunetta del portale
"Il vano d'accesso è
aperto esternamente ad arco acuto su due esili colonne, sopra ciascuna
delle quali posa una figura leonina, di evidente tipo romanico, (quella
di sinistra è quasi completamente distrutta); una seconda apertura, più
interna e meno ampia, ha un architrave liscio poggiante su pilastri con
capitelli intagliati a fogliame, e, sopra, una lunetta ad arco acuto
originariamente aperta; furono asportate le colonnine angolari che
continuavano la vigorosa modinatura dell'arco. Tra le due porte è
l'intercapedine entro cui scorreva la saracinesca di chiusura, manovrata
dal piano superiore."
[dall'opuscolo "Guida di Castel del
Monte" di Bruno Molajoli, Ed. Gentile, Fabriano,
1934, pag.19-20]
Il Petrarolo, inoltre, afferma "Il
portone, che, secondo alcuni storici, era di bronzo a sbalzo e fu portato a
Napoli dagli Angioini per Castel dell'Ovo, ha una luce di m 2,30 di
larghezza e di m. 3,27 di altezza"
[dalla guida a "Castel
del Monte" di Pietro Petrarolo, Tip. D. Guglielmi, Andria,
1981, pag.38]
Sotto il grande frontone si apre l'arco della porta a sesto acuto con alcune delle
pregevoli sculture
che un tempo regalmente l'ornavano.
Elegantissimi sono i capitelli finemente intagliati a fogliame. Si noti inoltre lo
squarcio donde scendeva la saracinesca.
Due leoni, indiscutibili simboli regali, tuttoggi proteggono il vano d'accesso e incutono all'ospite reverenza e timore.