Nella foto della navata destra del 1904, scattata da Enrico Bambocci (all'epoca fotografo ed editore in Bari) si possono osservare le condizioni in cui si trovava la cripta dopo essere stata ripulita dell'ingente quantità di detriti e ossa che la occupavano sino allora: muri di rinforzo intermedi imediscono la vista delle colonne centrali.
La navata destra è divisa dalla sinistra da tre colonne: solo la prima presenta un plinto circolare inferiore (è un capitello dorico di risulta, come gli altri, da una precedente costruzione), soltanto quella intermedia è abbellita con un semplice capitello.
La navata si inondava di luce, quando la chiesetta non era una cripta, da
tre finestre laterali esposte a mezzogiorno, e suggestivo era sostarvi illuminati
da fasci di raggi più volte riflessi, che frantumavano il loro barbaglìo
sulla pietra rosata dei conci, donando al fedele un non so che di misterioso
e sacro assieme.
Non si aprivano finestre nella navata sinistra, non tanto perché il declivio su quel lato settentrionale risaliva,
quanto perché altri fabbricati sacri la affiancavano da quel lato;
resti di una absidiola sono ivi ancor oggi presenti e ad un livello di calpestio molto più elevato.
A destra in primo piano si scorge l'ingresso nella navata scendendo dal transetto della superiore Cattedrale.
[la foto del 1904 è di Enrico Bambocci tratta dal testo originale dell'Haseloff "Die KaiserinnenGräber in Andria"; la foto del 2010 è di Michele Monterisi]