2c - incentivanti l'autostima, la conoscenza, la metacognizione
(adoperarsi per)
Trovare il tempo di perdere tempo, di oziare, quel perdere tempo decantato da Orazio,
ricco di domande e di pensieri, di idee e di creatività, di sguardi quieti e curiosi.
È un far niente denso di azioni e di intuizioni, un perdere tempo per guadagnarne,
per ricavare momenti di libertà, spazi di espressività, voglia di sorrisi.
La scelta dei tempi è una scelta emozionale e soggettiva, non tecnica e oggettiva,
perché il tempo non è tanto scansione quantitativa
quanto proiezione delle nostre emozioni soggettive
che ritmano e modulano [pensiamo ai tempi e modi della musica] le nostre azioni la vita,
così da aumentare le dimensioni della nostra persona non ciò che essa produce e consuma.
Privilegiare quindi attività che non si misurano con il tempo dell'orologio
ma si traducono nell'intima gioia dell'autorealizzazione.
Più che denaro il tempo è … attesa e ricerca: è ricerca di idee forti,
di strumenti e di procedure, di percorsi e di motivazioni, ricerca di senso e di sorrisi [di non senso].
È tempo in cui crescono consapevolezze e avvengono sedimentazioni,
si rafforza la socializzazione e si arricchisce la comunicazione. [Da un’idea di M. Viotti, S.I.M. n.14-2002]
Nell'ambito della metodologia prescelta vediamo altri comportamenti incentivanti l'autostima, la conoscenza, la metacognizione →.