di † Luca Antonio Resta (vescovo di Andria dal 1582 al 1597)
[trascrizione del testo originale in latino] [2]] | [traduzione] |
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Andrien’ Visit. Lim. die X May 1590. Ill.mi et R.mi D.ni. Lucas Antonius Resta E.[piscop]ũs Andrien’ ea qua decet reverentia et obedientia Constit.[utio]ni S.[um]mi D.[omi]ńi N.[ost]rĩ Sisti Quinti de visitandis liminibus Ap.[sto]lorum obedire studens ad ipsa Ap.[sto]lorum limina hac de causa se contulit de qua re extat publici Notarij Instrũ[mentu]m cum hac relatione coniunctum.
Andria Civitas posita est in Regno Neapolitano in Provincia Terris Bari
sub dominio Ducis di[ct].ae Civitatis cognosi… in spũalibus Ecclesiam
Metropolitanam Tranen’ habensq[ue] focularia fore quatuor millia
quae faciunt numeri animarum 13000m.
Ad di[ct]ćm Eccl.[es]ĩam Andrień[sis] ipse E.[piscop]ũs octo ab hinc annis translatus fuit.
Diocesanum Synodum iamdiu intermissam ipse E.[piscop]ũs celebravit
in qua multis const.[itutioni]bus pro totius Cleri … .
De statu Ecclesiarum et animarum suę pastorali curę commissarum apparet,
visitationum g[e]ń[era]alem perfecit quć in Archivio ipsius Ep.[iscop]alis
Curię reg[ist]rata reperitur. |
Andria, “Visita ad Limina”, 10 maggio 1590 Ill.mi e R.mi Signori Luca Antonio Resta vescovo di Andria, dovendo rispetto ed obbedienza alla norma della visita alle tombe degli Apostoli (detta “visita ad limina”) emanata dal Nostro Sommo Pontefice Sisto V, desiderando obbedire si portņ a tale visita, come risulta dal pubblico atto notarile allegato a questa relazione.
La Cittą di Andria si trova nel Regno di Napoli, nella Provincia di Terra di Bari retta dal Duca della stessa Cittą,
suffraganea della Chiesa Metropolitana di Trani, composta da quattromila (fuochi) famiglie,
che corrispondono a tredicimila anime (abitanti).
Questo Vescovo fu trasferito in detta Cittą di Andria otto anni or sono.
Lo stesso vescovo gią da tempo aveva celebrato il frapposto Sinodo Diocesano nel quale erano stati emanati molti ordinamenti per la guida di tutto il Clero.
Č [qui] mostrato lo stato delle Chiese e delle anime affidate alle sue cure pastorali; attuņ la visita generale,
che si trova registrata nell’archivio della stessa curia vescovile. |
[ Cathedralis Ecc.[lesi]a ]Cathedralis Ecc.[lesi]a Assumptioni B.[eatę] V.[irginis] est dedicata in parietibus et tectis bene se habens cum sacrestia, Choro, capellis et campanili cum six campanis et organo satis honusto indigens tantum reparatione cuiusdam pilastri capellę S.ti Iacobi et S.tę Columbę quod quando citius reparari cura … … palatium pro Ep.[iscop]o coniunctum adest pluribus habitationibus et fabricis ab ipso Ep.[iscop]o avitum et magnis sumptibus per totum refertum et restauratum. Ornamentis vasis ac alijs rebus ad divinum cultum nec.[essa]rijs satis convenienter ornata, multisq[ue] ornatis pontificalibus tum etiam alijs pro qualitate temporis deservientibus ab ipso Ep.[iscop]o ad divini cul… … avita fuit. In Ecc.[lesi]a p[redic]ta quinq[ue] sunt Dig[nita]tes Archidiaconus Archip[res]b[ite]r’ Cantor Primicerius et Prior S.ti Ricardi nec Can[oni]ci neq. Cpt. adsunt. Habet en’ p[res]b[ite]ros Diaconos et Subdiaconos participantes de distrubut[ioni]bus quotidianis mensę Cap.[pitular]is sexaginta in quibus omnes redditus di[ct]ę Eccl[esię] consistunt absq.[ue] distincta prębenda Ceteri vero Clerici __viunt Eccl. donec vacaverit locus participantium et hi omnis singulis diebus in Choro divinũ … divini officij recitant officium diebus festivis totum cum cantu, ferialibus vero diebus a laudibus cum cantu et officium B.[eatę] V.[irginis] missasq[ue] canunt conventualem et pro defunctis cum ministris quotidie ordine satis decenti, multas alias missas celebrant ex prescripto tabellę cuiuscumq[ue] capellę in Ecc[lesi]a ex[iste]ntis, et Anniversaria def[unctorum] praescripta ac demum diurna sic agi expertractari(?) voluit ut in omnibus certa appareret ratio constitutionis … max[im]e fuerit avitus cultus. Cura animarum spectat ad Archip[res]b[ite]rum d[ic]tę Ecc.[lesi]ę cui coadiuvant nonnulli Sacerdotes de Cap.[itu]lo et Sacri sacram[men]ti extreme untionis ab ipso Ep.[iscop]o approbati. Reliquie S.[anct]orũ quę usque ad mille et trecenta ascendunt decenter et recte servantur tam in icona altaris cũ specillis vitreis quam intus Sacristiam in thecis argenteis vel ligneis deauratis devoteq[ue] et reverenter populo exponuntur venerandę ipso Ep.[iscop]o demandantur inter quas constitit corpus S.ti Ricardi p.[rim]i Ep.[iscop]i Andriensis propria cap[s]Ŗ servatum tamq[ue] patrono Civitatis officium propriũ auth. Ap..[ostoli]ca imprimi curavi. Presbiteri participantes faciunt suam hebdomadam per circulum et unus_ … … munus suum distinctum, provisumq[ue] fuit ut omnes celebrent diebus festivis quod numq[uam] antea … factum fuit ac o[mn]ia nec[essa]ria ad divinum cultum tam in choro et Sacristia q[uam] in processionibus … ex visitatione apparet.
Seminarium non est erectum cum Ecc.[lesi]ę omnes maxima paupertate
laborent ita ut redditus necessarij applicari non possint.
Prebendę penitentiaria et Theologalis non sunt statutę cum prebenda nulla adsit Deputatis
tũ est Penit[entia]rius unus antiquior et magis idoneus expe[rt]is presbiteris participantibus. Diligentia quot annis adhibetur ut singuli statuto ab Ecc.[lesi]Ŗ tempore sua peccata confiteantur et Sacramentũ Eucharistię in propria Ecc.[lesi]Ŗ suscipiant receptumq[ue] Eu[charis]tię adimpleant.
Predicatum verbum Dei tempore Adventus, quadrag.[esi]mę et diebus festis
infra annum in Ecc.[lesi]Ŗ Cathedrali a concionatoribus in locis regularium existentibus per circulum. Ad exputandum populi devotionem institutum est ab ipso Ep.[iscop]o ut singulis sextis ferijs mensis Martij … passionis D.[omi]ni N.[ost]ri Iesu Χρί[sti] devote cum Musica decantentur et processiones fierent vespertino tempore, et idemq[ue] singulis Sabbatis post vesperos Salve Regina a Musica cum clero in capella decantetur cum litanijs B.[eatę] V.[irginis] quę ob maiorem commoditatem imprimi curavit. Bulla Cœna D.[omi]ni pubblicata fuit et simil[ite]r Bullę S.mi D.[omi]ni N.[ost]ri nuper emanatę contra procurantes abortus et nõ incedentes in habitu et tonsura. In p[redic]ta Civitate multę sunt gabellę et exactiones in o[mni]bus rebus quę vendi et emi … … et sic omnes Clerici et Religiosi non gaudent immunitatibus Ecc.[lesiasti]cis … … [illeggibile] |
[ La Chiesa Cattedrale ]La Chiesa Cattedrale č dedicata all’Assunzione della Beata Vergine, avente ben messi le pareti ed il tetto con la sacrestia, il coro, le cappelle, il campanile con sei campane e l’organo molto ricco, bisognosa soltanto di riparazione di un certo pilastro tra le cappelle di S. Giacomo e S. Colomba, che quanto prima sia riparato; esiste il palazzo per il vescovo unito a molte abitazioni e botteghe, antichissimo e dallo stesso vescovo con elevate spese totalmente riparato e restaurato. Č sufficientemente e adeguatamente ornata con decori, vasi e altre suppellettili necessarie al culto divino, ed anche molti altri ornamenti pontificali utilizzabili in base ai tempi liturgici, dallo stesso vescovo ereditati per il culto divino. In detta Chiesa esistono cinque Dignitą, l’Arcidiacono, l’Arciprete, il Cantore, il Primicerio e il Priore di San Riccardo e non vi sono canonici capitolari. Tra Sacerdoti, Diaconi e Suddiaconi ha sessanta partecipanti alla ripartizione quotidiana della mensa capitolare, nella quale si pongono tutti i redditi di detta Chiesa eccetto le prebende distinte; gli altri ossia i Chierici si dividono la parte dei partecipanti deceduti; questi tutti i giorni recitano nel coro l’ufficio divino, tutto cantato nei giorni festivi, nei giorni feriali invece ad iniziare dalle lodi cantano sia l’ufficio della Beata Vergine che la messa conventuale e quella per i defunti con i ministri sempre in dignitoso ordine; celebrano molte altre messe secondo un prescritto calendario nelle varie cappelle esistenti nella Chiesa, e si volle che i prescritti anniversari si celebrassero soltanto di giorno affinché in tutti apparisse sicura la norma e massimamente si rispettasse l’antico culto. La cura delle anime spetta all’Arciprete di detta Chiesa, aiutato anche nel sacro sacramento dell’estrema unzione da alcuni sacerdoti approvati dallo stesso vescovo. Le reliquie dei Santi raggiungono il numero di mille e trecento, si conservano decorosamente e ordinatamente sia sul dossale dell’altare in teche di vetro, sia in sacrestia in teche argentee o di legno dorato e devotamente e con reverenza si espongono alla venerazione del popolo su ordine dello stesso vescovo; tra esse emerge il corpo di San Riccardo, primo vescovo di Andria, conservato nel proprio sarcofago e in quanto patrono della Cittą io curai la stampa dell’Ufficio proprio autenticato dalla Sede Apostolica. I sacerdoti partecipanti a turno celebrano settimanalmente ognuno in base ai propri distinti obblighi, e fu predisposto che tutti celebrino nei giorni festivi, che mai prima fu fatto, nonché [furono procurate] tutte le suppellettili necessarie al culto divino sia nel coro e nella sacrestia che nelle processioni, come puņ evincersi dalla visita.
Non č eretto il Seminario perché tutte le Chiese versano in estrema povertą, cosģ che non so possa applicare alcuna necessaria rendita.
Non sono stabilite prebende penitenziarie e Teologali, infatti non esiste alcuna prebenda per tali incaricati,
d’altronde č incaricato Penitenziario il pił vecchio e il pił idoneo tra i sacerdoti esperti partecipanti. Tutti gli anni si usa diligenza affinché ogni individuo nel tempo stabilito dalla Chiesa confessi i suoi peccati ed assuma il sacramento dell’Eucarestia nella propria Chiesa e adempia a tale impegno.
Nella Chiesa Cattedrale č predicata la Parola di Dio durante l’Avvento, nella quaresima e nei giorni festivi dell’anno da oratori provenienti dai vicini monasteri regolari. Per incrementare la devozione nel popolo č stato deciso dallo stesso Vescovo che ogni venerdģ del mese di marzo devotamente si reciti cantando con la musica il racconto della passione di Nostro Signore Gesł Cristo e si facciano durante il vespro le processioni; ugualmente ogni sabato dopo i vespri con il clero si canti accompagnati dalla musica la Salve Regina e le litanie della Beata Vergine, che per maggior comoditą fece stampare. Fu pubblicata la Bolla “Cena Domini” e ugualmente le bolle del SS. Signor Nostro [Papa] di recente emanate contro chi procura l’aborto e chi esce senza l’abito talare e la tonsura. Nella predetta Cittą esistono molte gabelle ed esazioni in tutte le cose che si vendano e si acquistino … e tutti i Chierici e i Religiosi non godono delle immunitą ecclesiastiche, … [illeggibile] |
Ecclesia Sancti NicolaiExtas intra di[ct]am Civitatem Ecc.[lesi]Ŗ S.ti Nicolai Trimodien[sis] qua habet tres Digntates tantum absq.[ue] Can.[oni]cis … Prepositũ, [parola cancellata dal tempo, certamente: Cantorem] Primicerium habetq[ue] p[res]b[ite]ros participantes sicut Chatedralis eodemq[ue] modo inserviunt sicut illi in Ecc.[lesi]a Cathedrali nullaq[ue] adest prebenda separata sed omnis redditus in distributionibus quotidianis consistunt. Ornamentis alijsq[ue] rebus ad divinum cultum necessariis est discreta ornata multisq[ue] alijs avita ab ipso Ep.[iscop]o fuit. Cura animarum spectat ad Prepositum di[ct]ę Ecc.[lesi]ę cui coadiuvant nonnulli alij sacerdotes de Cap[itu]lo ab Ep.[iscop]o approbati.
Habet di[ct]a Ecc.[lesi]a o[mn]ĩa riquisita in Ecc.[lesi]a
Parrocchiali et in ea administrant[ur] Sacr.[amen]ta per partem Civitatis. |
La Chiesa di San NicolaEsiste in detta Citta la Chiesa di san Nicola Trimodiense, che ha tre Dignitą soltanto senza Canonici, il Prevosto, il Cantore ed il Primicerio; ha sacerdoti partecipanti come in Cattedrale e prestano servizio nello stesso modo di quelli della Chiesa Cattedrale; non c’č alcuna prebenda separata, ma tutti i redditi consistono nella quotidiana distribuzione. Č discretamente fornita degli ornamentali e delle suppellettili necessarie al culto divino, ed aveva ereditato molte altre dallo stesso vescovo. La cura delle anime č affidata al Prevosto di detta Chiesa, coadiuvato da alcuni altri sacerdoti del Capitolo, approvati dal vescovo.
Detta Chiesa ha tutti i requisiti di una Chiesa Parrocchiale e in essa si amministrano i Sacramenti ad una parte della Cittą. |
Ecclesia Annunciationis B. V.
Prope et ex’[tra] Civitatem adest Ecc.[lesi]a Annunc.ni B.[eatę] V.[irginis]
dedicata cui inserviunt nonnulli praesbiteri quorum unus est Prior qua est
prima et unica Dignitas officiũ divinum quotidie in Choru recitando et missam canendo.
Habet suos redditu qui consistunt in distributionibus quotidianis. Non administran.tur sacramenta in di.[ct]a Ecclesia preter confessionem per Sacerdotes approbatos. |
La Chiesa dell’Annunziata
Presso e fuori della Cittą c’č la Chiesa dedicata all’Annunciazione della Beata Vergine, dove alcuni sacerdoti,
dei quali uno č Priore ed unica Dignitą, prestano servizio recitando nel coro giornalmente il divino ufficio
e cantando la messa. Ha propri redditi che consistono nelle quotidiane distribuzioni. In detta Chiesa non si amministrano i sacramenti tranne la confessione da sacerdoti approvati. |
Monasteria Religiosorum
Adsunt Monasteria virorum Religiosorum numero six,
tria vi[delic]et intra Civitatem in quo adest Studium fr[atr]um Predicatorum Sancti Dominici,
S.ti Francisci Min.[orum] convent.[uali]um, et S.ti Aug.[usti]ni. His o[mn]is sup[radic]ti Religiosi cognoscunt ipsum Ep.[iscop]um in rebus a S[acro].C[oncilio]. T[ridentino]. demandatis. Mona[ste]rium MonialiumUnicum Monasterium monialium intra Civitatem nuper est erectum et Industria ipsius Ep.[iscop]i perficitur in Ecc.[lesi]Ŗ S.[anctissi]mę Trini[tat].is et S.ti Ricardi sub regula S.ti Benedicti subest t[men]n in omnibus curę et guber.[natio]ni Ep.[iscop]i. Et cum nuper sit erectum … … nondum est prefixus numerus monialium vivunt … sub rigida observantia … super quibus max[im]e fuit elaborandum necnon ut recte gubernat.° iuxta Ap[osto]licas Sanctiones ex mandata S.ti C.[oncilij] T.[ridentini] ad congruentem ordinem deductum est [3]. [pił parole sono illeggibili] |
I Monasteri dei Religiosi
Esistono sei Monasteri di uomini Religiosi, cioč tre in Cittą nella quale sono lo Studio dei frati Predicatori
di San Domenico, [quello] dei Minori Conventuali di San Francesco e [quello] di Sant’Agostino. Tutti questi suddetti Religiosi riconoscono lo stesso vescovo in quanto previsto dal Sacro Concilio Tridentino. Il Monastero di MonacheUn solo Monastero di Monache č stato recentemente eretto nella Cittą ed č realizzato grazie all’operositą dello stesso vescovo nella Chiesa intitolata alla SS. Trinitą e di San Riccardo, sotto la regola di San Benedetto, dipendente in tutto dalla cura e dal governo del vescovo. Poiché quindi [il Monastero] č stato da poco eretto non č ancora prefissato il numero di monache consentito; queste vivono nella stretta osservanza della regola …; affinché sia governato rettamente secondo i dettami Apostolici del Santo Concilio Tridentino, la regola č stata dedotta da un ordine conforme (il Benedettino). [traduzione molto libera per l’illeggibilitą di pił parole] |
HospitaleHospitale di[ct].ę Civitatis habet fere redditus sexcentum auriorum annuatim pro hospitalit[at]e pauperum dispensanda(?) modo vero ortus est abusus quod Sindici di[ct].ę Civitatis mittunt ad di[ct].o hospitale infantes expositos nutriendos quoq[ue] … victus et vestitus quasi omnis redditus hospitalis absurbunt propter quod non adeņ bene hospitalitas exerceri posset cum talis numq[uam] consuetudo fuerit si prohibeatur ab E[pisco]po commoveretur universa Civitas quapropter … ab Ill. D__ agendum. Societates LaicorumUndecim fere Societates Laicorum adsunt quarum Confratres non bene funguntur off.[ici]o suo … maximeq[ue] elaboran[dum] est ut … cum … habitu incedant et quamvis aliquę ipsarum firmos et certos redditus non habeant provisum est ut de incertis … certa ratio assiduus q[uod] labor E[pisco]pi est ut conf[rat]es opera pietatis exerceant et frequentius sacramentorũ percipiant. … Mons pietatisMons pietatis in Civ[ita].te extat qui per Administratores electos a testatoribus … [testo in molti tratti illeggibile] ab ipsis gubernat[oribus] cum assidua est pecunias debito ordine distribui et montis bona non … conservari et augeri magis prout Ill.mo DD. VV. __runt quantis laboribus evigilandum fuit ut p[er] ipsum E[pisco]pum computa administrationis videantur … quibus multum … intervenisse invenit per computistos expertos per decemniũ scutorum fore 3000. q[uod] facile non evenisset si p[er] Admin.is g__netur eligendos per annum et in fine redderent computa ipsi ordinario quod valde not[o]riũ esset. Est in di[ct].a Civitate quadam Cong.[regati]o laicorum a p.ribus Societatis Iesu instituta, quę sua habet Instituta et aliqua pietatis Spiritus opera exercent. Computa Cap.[itu]lorũ et Societatum a Rationali ab E.[pisco]po deputato singulis annis vident[ur] sed … offi[cia]les laici exec. non permittunt. M__is Notarij Curię Ep[isco]palis statuta est utitur … Metropolitanę Curię in Concilio Provinciali statuta. Provisum est ne cap[itu]la p[rędi]cta et Societates bona Ecc[lesi]ę alienant vel locent ultra tempus a sacr.[is] can.[onis] et C.[oncilii] T.[ridentini] statutum. |
l’OspedaleL’ospedale di questa Cittą ha un reddito di circa seicento ducati aurei l’anno per l’ospitalitą verso i poveri, ma in veritą č sorto l’abuso che i sindaci di detta Cittą mandano a detto ospedale i trovatelli da nutrire, onde il vitto e i vestiti prosciugano quasi tutto il reddito dell’ospedale, tanto che non si possa pił esercitare adeguatamente l’ospitalitą; mai tale consuetudine esisterebbe se fosse proibita dal vescovo e tutta la Cittą si ribellasse a questo modo di agire. [traduzione libera per scarsa leggibilitą del testo] Le ConfraterniteEsistono undici Societą di Laici i cui confratelli non svolgono bene il loro impegno, soprattutto č da provvedere che nelle funzioni incedano con la loro divisa, per quanto alcune di esse (confraternite) non abbiano redditi stabili e certi si č provveduto in merito, perché compito del Vescovo č che i confratelli esercitino la loro opera di pietą e pił di frequente si accostino ai sacramenti. Il Monte di PietąC'č in Cittą un Monte di Pietą governato dagli amministratori eletti dai testatori … [poiché troppe parole appaiono illeggibili se ne scrive una interpretazione globale del pensiero, sulla base di altri documenti]; affinché gli amministratori utilizzino oculatamente le somme e non impoveriscano anzi incrementino i beni del Monte, il Vescovo ha speso molte energie nel vigilare sui loro rendiconti tramite esperti contabili, sino a circa 3000 scudi in un decennio; č ben noto che tale spesa si potrebbe facilmente evitare se gli incaricati dell’amministrazione fossero eletti ogni anno, alla fine del quale rendessero conto allo stesso vescovo. Esiste in detta Cittą una Congregazione di laici istituita da diverso tempo dai Gesuiti, la quale ha un suo Istituto dove svolgono alcune opere di Caritą. I rendiconti dei Capitoli [della Cattedrale e delle due Collegiate] e delle Confraternite sono controllati ogni anno da un contabile incaricato dal Vescovo, ma i funzionari laici non permettono … . Con un atto della Curia Episcopale s’č stabilito utilizzare le risoluzioni della Cura Metropolitana decise nel Concilio Provinciale. Č stato provveduto che i suddetti Capitoli e le Confraternite non continuino ad alienare i beni della Chiesa o a locarli oltre il tempo stabilito dai canoni del Sacro Concilio di Trento. |
Adsunt intra et extra di[ct].am Civitatem non nullę Ecc.[lesi]ę quę conferuntur tamquam beneficia simplicia, illas vero intus Civiatis Parrochiales olim fuisse ferunt quae iterum in Parro[chia]lis erigi possent propter commoditatem populi absq[ue] preiud.° … quando RR. VV. Ill.mi ita videbitur. Mulctę omnis seu penę pecuniarię fabricę palagij et provisionum Ecc.ę ac paramentis Ecc.ę et pauperibus appl … pro Immunitate et Iurisd.[itio]ne Ecc.ę tuenda sępe cum officialibus laicis contentiones oriri contingia prout Ill.mę DD. VV. recte norunt. Demum assiduos labores suscipere non recusavit ut ad viam Domini Clerum et populum dirigeret Deum quotidie maximis precibus obsortando ut quod fragilitas humana non validatur virtus divina effi__ cui lumina ad__ pastoralis solicitudinis officio ac oneri suo et … humanis formidando satisfacere nititur cum sit perpetu_ mimor ultimi diei illius tenoris esita … pleni in quo omniũ ovium sanguinem a pastorum manibus … experire. Redditus Eccelsię consistunt in Tamtorijs(?) et quibusdam exactionibus censuum. Hac de statu Ecclesiae Andriaen’ exponenda visa sunt … Ill.marũ et Rev.marũ DD. VV.
[Humillimus Servulus |
Esistono dentro e fuori della Cittą diverse Chiese che hanno solo dei benefici semplici; in veritą dicono che quelle dentro la Cittą un tempo furono Parrocchiali, le quali potrebbero essere nuovamente erette a vantaggio del popolo, se alle Ill.me Signorie Vostre parrą opportuno. Tutte le multe o pene pecuniarie sono state utilizzate per l’Episcopio e la Chiesa, per i paramenti della stessa e per sovvenire i poveri. Come le Ill.me Signorie Vostre sanno, ci si č adoperati spesso nella difesa dell’immunitą e della giurisdizione della Chiesa nelle controversie sorte con i funzionari laici. Certamente non si č sottratto ad un assiduo impegno per condurre sulla via del Signore il Clero ed il popolo, rivolgendo a Dio quotidianamente grandissime preghiere [si scrive una interpretazione globale del pensiero per l’illeggibilitą di troppe parole] affinché nello svolgimento del suo servizio pastorale la fragilitą umana non invalidi l’efficacia della Grazia divina ma riesca a guidare sino alla fine tutto il suo gregge. I redditi della Chiesa provengono dalla massa comune e dall’esazione di alcuni censi. Questo č quanto si stima di dover esporre sullo stato della Chiesa di Andria. Delle Signorie Vostre Ill.me e Rev.me
[Umilissimo servo |
NOTE
[2]
Le parentesi quadre indicano lettere non presenti per abbreviazione.
I puntini di sospensione (…) o ___ indicano lettere, parole o gruppi di parole di difficile lettura sul manoscritto,
non solo molto antico ma anche non perfettamente riprodotto.
Il grassetto ed il corsivo non sono presenti nel testo originale.
Nella scultura dello stemma del vescovo Resta su riprodotto (attualmente affisso nell'atrio dell'Episcopio) si legge "CHARITAS" ed alla base
"LUCAS ANT[ONIU]S RESTA / MESSAPIEN[SIS] DEC[ANUS]
DOCT[OR] / EP[ISCOP]ŨS ANDRIEN[SIS] A FŨ[N]DA[MENTA] EREXIT / 1532".
La data probabilmente era 1582 (anno in cui divenne vescovo di Andria ed eresse il monastero delle Benedettine),
forse in parte abrasa dal tempo e ricalcata male nei restauri.
“Il Vescovo Luca Antonio Resta č di parere, che il Vescovo. «Ducat duos consumptos seniores, & probatissimae vitae, & Monialium Confessorem, & Notarium; & quantocitius paterit, se expediat, nec ibi diucius commorabitur»”.