Beatrice Capozza
Artista
[Un deambulatorio con le formelle della Via Crucis]
Il mio ultimo lavoro per la chiesa è stato anche il più complesso. Infatti, per realizzare la Via Crucis ho impiegato più tempo del previsto.
[I - Gesù è condannato a morte; II - Gesù è caricato della croce; III - Gesù cade la 1ª volta]
La committenza ha richiesto che fosse dipinta su formelle di legno di forma quadrata e di grandezza non superiore ai 40 cm per lato.
In realtà, avevo già realizzato opere su legno e quindi non temevo la superficie diversa dalla tela anche se si trattava di soggetti e dimensioni completamente diverse.
Nella prima fase infatti, ho incontrato delle difficoltà proprio nell’abbinare il tipo di soggetto alle dimensioni piuttosto contenute della superficie.
[IV - Gesù incontra la Madre; V - Gesù è aiutato dal Cireneo; VI - Gesù è asciugato dalla Veronica]
Dopo la necessaria documentazione sulle varie interpretazioni avvenute in passato ho realizzato diversi prototipi
sino a giungere al tipo di elaborazione più congeniale: figurativo per le tavole che si susseguono raccontando la storia
con pochi elementi in modo semplice e chiaro utili per la descrizione dell’avvenimento.
[VII - Gesù cade la 2ª volta; VIII - Gesù consola le pie donne; IX - Gesù cade la 3ª volta]
In questo caso ho utilizzato la tecnica dei colori acrilici per il disegno ed una prima stesura di colore
per poi passare all’uso dei colori ad olio, in modo da conferire maggiore plasticità ai corpi
e sfumare il più possibile le masse nel colore naturale del legno.
Ho potuto così superare le difficoltà iniziali e concludere il lavoro con un risultato che definirei
di carattere illustrativo piuttosto che pittorico e che ben si armonizza con l’architettura essenziale della chiesa
in cui il legno ritorna non solo come elemento utile e funzionale ma anche come ele-mento decorativo.
[X - Gesù è spogliato delle sue vesti; XI - Gesù è crocifisso; XII - Gesù muore]
Unica particolarità che mi sento di evidenziare è quella di aver inserito nell’ultima stazione “Cristo nel sepolcro” un albero d’ulivo, come simbolo e custode di un’umanità precaria, bisognosa di solidità e radici ma nello stesso tempo anche di spiritualità e preghiera.
[XIII - Gesù è deposto dalla croce; XIV - Gesù è sepolto]