[portale Nord e particolare del suo frontone - foto di S. Di Tommaso - 2007]
Nella più volte citata relazione "LA CHIESA DI SANCTA MARIA MATER GRATIAE IN ANDRIA"
gli autori, dopo una sintesi delle vicende storiche,
descrivono la collocazione della Chiesa nel contesto urbano andriese:
“La Chiesa intitolata a Mater Gratiae si colloca all’interno del tessuto urbano
del nucleo antico a ridosso di un importante asse viario, via Corrado IV di Svevia,
che collega il Palazzo Ducale e il Duomo con la porta S. Andrea.
La chiesa è situata nel punto in cui da questa via si scendeva lungo l’antico percorso
che porta al mercato vecchio. Di qui l’importanza di questo nodo viario
rafforzato dalla presenza di una piccola piazza che porta il nome della chiesa.
L’edificio delimita un lato della piazza con parte del suo fianco nord.
Sui due lati corti della chiesa si aprono, invece, altre due piccole piazze:
piazza De Majoribus, sul lato est, e uno slargo caratterizzato da una scalinata su quello ovest.
La centralità e l’importanza di questo sito sono inoltre ulteriormente
sottolineate dalla presenza della Torre dell’Orologio sul lato nord della piazza.
Il lato sud della chiesa non è visibile se non nella sua parte superiore poiché
il tessuto edilizio, nel corso degli anni, è stato addossato all’edificio sacro.”
[testo tratto da "LA CHIESA DI SANCTA MARIA MATER GRATIAE IN ANDRIA" elaborato a cura degli studenti del Laboratorio di Restauro Architettonico della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari: M. Loconte, A. Tota, L. A. Sforza e M. Tota, prof.ssa Teresa d'Avanzo, e pubblicata ne I QUADERNI della Biblioteca Diocesana "S. Tommaso d'Aquino", Andria, n°2, 01/2003, pag. 62]
Questo ingresso, laterale rispetto all'orientamento della chiesa, si
apre quindi nello slargo che via Corrado Quarto presenta davanti alla
torre
dell'orologio.
Introduce in chiesa dal secondo fornice interno e presenta, come
l'altro ad Est, un frontone
tardo rinascimentale, si direbbe di epoca manieristica, i cui
spioventi del coronamento sono interrotti per accogliere come
acroterio centrale una edicola.
La nicchia posta nell'acroterio centrale è elegantemente scolpita con motivi floreali alla base, internamente ha una lunetta a conchiglia e il suo arco esterno è sormontato da un'aquila tra due putti.
La finestra superiore, rettangolare con gli angoli alti arrotondati, presenta motivi fogliari ai lati in due riprese.
Tutta la chiesa ha otto finestre,
quattro rettangolari, due per lato sul secondo e quinto fornice, e
quattro quadrate tondeggianti centrali sui due lati, sull'abside e sul fondo.
Le due minuscole aperture rettangolari che danno luce alla capriata,
opposte tra loro sui lati corti, un tempo internamente non erano visibili
in quanto aperte tra la controsoffittatura barocca, realizzata nel Settecento
e demolita per crollo parziale a fine Novecento, e il tetto a capriata.