rione Cattedrale→ Via dell'Orologio, oggi via Corrado IV di Svevia

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Via Corrado IV di Svevia  Via Corrado IV di Svevia  Via Corrado IV di Svevia
[ Inizi di via Corrado IV da largo La Corte nel 2007 e nel 2002 - foto a destra:  la via risalendo a largo La Corte, tratta da un calendario, pubblicata nel 2001 da Contrasti Foto-Video, Andria]

Via dell'Orologio - oggi Via Corrado IV di Svevia

Questa strada basolata, che, per il cittadino, s'avvia di fronte all'ingresso principale del Palazzo Ducale in piazza La Corte, può considerarsi la più importante del vecchio Borgo Antico, e, in particolare, della contrada Ruga Lunga. Per il forestiero, invece, essa risale per Porta Sant'Andrea, leggermente serpeggiante e a larghezza variabile, col nome di Federico II di Svevia fino alla Piazzetta antistante San Domenico. Poi riprende a risalire, sempre stretta, costeggiando la torre dell'orologio, sino a slargarsi a fronte del Palazzo Ducale.

Essa prende il nome da

"Corrado IV di Svevia - Discendente dell'antica famiglia de' tedeschi, detti Svevi, figlio di Federico II, nacque in Andria il 1228. Eletto Imperatore di Germania il 1250, e venuto in Italia, con l'aiuto del fratello Manfredi, dopo aver conquistato Napoli e altre città morì nel 1254.  ..."

[Così scrive il Vaccina, nel citato testo Andria le sue vie e i suoi monumenti, a pag.30.]

Suggestivo è addentrarsi tra le case e i palazzi di questa strada nelle ore serali; dove la strada, assottigliandosi devia debolmente a sinistra, si staglia la cinquecentesca palazzina Ceci; poco più in basso s'affacciano le palazzine dei Chio  e dei De Liso.
I toni dell'insieme giungono caldi e sfumati, e sollecitano il passante ad inoltrarsi ed ammirare.

vicolo Corrado IV di Svevia - Arco di Sant'Antonio       edicola incassata nell'arco di Sant'Antonio
[ Arco Sant'Antonio ed edicola incassata sulla parete destra ]
L'arco-galleria visto dalla piccola corte
[ L'arco-galleria visto dalla piccola corte]

Nelle foto sopra riprodotte si può ammirare un bellissimo passagggio stile gotico che sotto il soprastante fabbricato conduce ad una piccola corte; è il quarto accesso a sinistra di via Corrado IV. In una pianta di fine Seicento, è chiamato "Arco di Sant'Antonio", probabilmente perché ospitava la relativa edicola, dove attualmente è posta un'immagine della Madonna del rosario.

La foto a destra mostra l'arco di Sant'Antonio dalla parte della piccola corte. Si noti che la finestra del 2° piano presenta ai lati degli stipiti due mensole in pietra sporgenti e forate, due beccatelli: nei loro fori sembra si introducessero degli assi che erano utilizzati per esporre drappi e (si pensa) che, in caso di pericolo, reggessero un tavolato per la difesa. La stessa opera è presente ad altre case della città: in via Oliva, in via arco Marchese, in via Curtopassi, al n. 22 di via De Maioribus, sul retro della palazzina Lupicini in via Calderisi (ma nel cortile di via Palestro), al n. 20 di via Tupputi.