Partendo da dietro l'antico Conservatorio dell'Immacolata Concezione e percorrendo per un bel tratto la tortuosa via Ponte Giulio, si giunge all'Arco d'Andria che dà il nome alla strada; qui sulla destra, prima d'imboccare il sottopasso, s'inerpica questa ampia scalinata che, immettendosi in via De Maioribus, conduce dietro la chiesa di Mater Gratiae.
Al centro della scalinata è incisa un'arcuata gora perché negli acquazzoni le acque meteoriche non inondino l'intera strada e gli adiacenti sottani.
Per questa caratteristica rampa, quasi parallela all'altra che dopo l'arco conduce davanti a Mater Gratiae, si perviene (s'è detto) a via De Maioribus, stretta e tortuosa stradina, che, ad ampiezza variabile, a tratti si slarga in piccole corti o improvvisamente s'assottiglia quasi a soffocarne il passo, finché perviene al sagrato del primo ingresso della suddetta chiesa; sul finire, nuovamente ristretta dalla parete laterale del sacro edificio, esce nella scoscesa piazzetta a fronte della torre dell'orologio.
Nella foto a sinistra un tratto di via De Maioribus dove si slarga in piccola corte,
anch'essa ad ampi gradi.
L'immagine mostra una antica casa ristrutturata, alla cui finestra
sono stati conservati i due beccatelli: nei loro fori sembra si introducesse un
asse che reggeva nelle feste un drappo o, in caso di pericolo, un tavolato per la difesa.
La stessa opera è presente ad una casa in via Oliva e ad un'altra
in via arco Marchese, un'altra ancora
ad una finestra sul retro della
palazzina
Lupicini in via Calderisi (nel cortile di via Palestro), poi ancora
in via Curtopassi, al
n. 20 di via Tupputi
e nel cortile dietro l'arco di Sant'Antonio.
Alcune belle immagini degli anni Ottanta del Novecento riprese da Vincenzo Scaringella
[Passeggiando per Via De Maioribus - Da piazza Mater Gratiae a Via Giulio Ponte - foto storiche
degli anni "80 di Vincenzo Scaringella]
Queste interessanti foto storiche bianco-nere mi sono state gentilmente fornite da Vincenzo Scaringella (che in questa zona ha abitato dal 1950 al 1959), grande appassionato della nostra città, figlio del poeta Emanuele, le cui liriche sono pubblicate sul sito www.escaringella.it.