"Oggi ... del l'antico portale tardocinquecentesco ... ne resta solo il timpano, murato all'esterno di detta cappella, inquadrante un tondo a rilievo che raffigura la Madonna con Bambino, il quale ultimo viene toccato, quasi fosse un taumaturgo, da numerosi pellegrini e questuanti (una delle figure, di sesso femminile, regge un rosario): chiara allusione al concorso di popolo che sin dall'origine affluì alla volta del santuario andriese.
Sopravvivono inoltre, per quanto lacunosi e in precario stato di conservazione, anche i portali laterali, con timpano occupato da una Figura di Profeta, in un caso reggente, nell'altro leggente un libro ".
[testo di C.Gelao, tratto da "La Madonna d'Andria" di AA.VV., Grafiche Guglielmi, Andria, 2008, pag.107]
Molto bella è la scultura del tondo incastrato al centro del timpano che, come giustamente ha osservato su Facebook il 22 maggio 2021 Giuseppina Cecilia Matera in un suo commento a questa opera, in modo egregio ed originale ricorda una delle quattrocentesche ceramiche di Luca della Robbia.
La Madonna dei Miracoli, spogliata dei paludamenti regali, coi quali è dipinta nella grotta, è qui scolpita come Mamma di Gesù e Madre nostra, mentre invita il Figlio, sulle sue ginocchia quasi sospinto verso gli imploranti fedeli acché dispensi quelle Grazie, per le quali essi le si sono appressati; quindi questa è una amorevole raffigurazione della Madonna delle Grazie [=dei Miracoli], nell'atto di rispondere concretamente alle preghiere.