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[confronto tra l'attuale (foto 2011) campanile a torre costruito nel 1936 e il campaniletto a vela precedente]
Il campanile
Il confronto tra queste due foto pone in evidenza il rifacimento del campanile
nel 1936 ad opera dell'ing. Riccardo Civita, su progetto dell'ing.
Giuseppe Chieppa; prima c'era solo un piccolo campaniletto a vela.
Riprendiamo dal giornale "L’Avvenire d'Italia" la cronaca del 17 maggio 1936, giorno in cui il nuovo campanile a torre fu inaugurato.
"ANDRIA, 17 – Un’altra torre campanaria si è aggiunta alle altre tale da riconfermare la definizione di Andria:
la Città dei Campanili! Infatti, dopo quelli della Cattedrale, di San Francesco,
di San Domenico, del Carmine, di Santa Maria Vetere, di Santa Maria dei Miracoli,
dopo la torre di «Mater Gratiæ», che è arricchita da un orologio solare e da due sonore carapane
che suonano per indicare le ore, suono che viene ascoltato da tutta la Città, essendo essa posta quasi
al centro dell’abitato, ecco – finalmente – la Torre Campanaria della Chiesa di Sant’Agostino!
Va subito detto che durante l’episcopato di S. E. Mons. Macchi, parroco allora Don Michele Caprara,
scomparso qualche anno fa, furono consacrate due bellissime campane per la nuova erigenda torre.
Fu proprio Mons. Macchi che fece iniziare i lavori di essa, che doveva sorgere poco distante la Chiesa
e precisamente dal lato sud-est, per indicazione delle Autorità Civili di quell’epoca.
Nominato parroco di Sant’Agostino Don Riccardo Losito, già parroco dell’Immacolata,
l’idea della Torre non venne abbandonata.
E la torre è sorta ed è stata inaugurata, non sappiamo come, perché Don Riccardo Losito si fidò
dell’aiuto del Sacro Cuore di Gesù e dei più zelanti e volenterosi cittadini parrocchiani,
che lo aiutarono nella nobile impresa. Il Campanile o torre Campanaria è stata inaugurata
per fortuita coincidenza precisamente da S. E. Mons. Macchi, che aveva già consacrate
le campane durante il suo illuminato Governo di questa Diocesi.
La Cerimonia - Reduce dalla Palestina, S. E. Mons. Macchi venne in Andria, invitato dal cuore paterno
di S. E. Mons. Rostagno, a trascorrere qualche ora di riposo, dopo il suo lungo viaggio.
La coincidenza ha voluto che proprio in questi giorni si stessero ultimando i lavori
per la tanto attesa inaugurazione. Mons. Vescovo volle subito rivolgere l’invito
a S. E. Mons. Macchi, perché benedicesse la nuova torre, invito che fu accettato
dallo illustre Presule di Como con spontaneità e gioia insieme.
Alla cerimonia furono invitate le Autorità, il Comitato d’Onore ed esecutivo,
le Dirigenti delle Associazioni femminili di A. C. e parrocchiali, quelli
delle Associazioni maschili e molti Sacerdoti. Il popolo, poi, volle a qualunque costo
assistere alla bella inaugurazione, che rimarrà scolpita nella mente di quanti vi assistettero.
Il Commissario Prefettizio si fece rappresentare dal Segretario Comunale Balzanelli,
il Segretario del Fascio dal Cav. Lorenzo Marchio. Vi presenziavano pure il Cavalier
Dott. Di Donna, Commiss. di P. S., l’ing. [Riccardo] Civita che con tanto impegno
e disinteresse ha diretto l’esecuzione del progetto dell’ing. Chieppa Giuseppe."
[tratto da "Inaugurazione della Torre Campanaria",
trascrizione del giornale "Squillate, o campane! …" del 31 maggio 1936, Tip. F. Matera, Andria,
numero unico, pag. 4]
Scriveva poi il Cafaro nel 1943 nell'opuscolo "Camapne e campanili":
"[Il tempio] ... Non aveva campanile, ma nel 1936 fu affiancata al prospetto con pio
intendimento una torre di 22 metri alta per sostenere tre campane del
1927.
La più grande, che misura cm.83 di diametro e cm. 87 di altezza, reca da
un lato l'immagine di Cristo Re con l'iscrizione:
Christo Regi
Et regnabit in aeternum
Et regni eius non erit finis
e dall'altro lato
Alexandro Macchi Episcopo
Michele Caprara Parocho
Sull'orlo della bocca è inciso il nome della ditta fonditrice Cav. G. B.
Mari e Nip. Torre dei Passeri MCMXXVII.
La campana più piccola (73x70) presenta incisi, come nella precedente, i
nomi del Vescovo, del Parroco, del fonditore. L'altra più piccola ancora
(58x50) ha soltanto il nome della ditta fonditrice con la medesima data
MCMXXVII"
[dall'opuscolo "Campane
e campanili di Andria" di Pasquale Cafaro, Tip. F.
Rossignoli, Andria, 1943, pag.14-15]
Un tempo la chiesa aveva una campana chiamata "di San Leonardo", che
veniva suonata ogni qualvolta una partoriente in difficoltà ne chiedesse
il rintocco per chiamare il Santo al suo soccorso. Si narra infatti che
San Leonardo abbia soccorso la regina Clotilde, sorpresa improvvisamente
dalle doglie del parto nel bosco di Pavum, presso Limoges, dove egli da
eremita dimorava.
Scrive infatti il Borsella:.
"... non appena [Ermanno de Salsa] venne nominato Arcivescovo di Bari si
vide ... sorgere il primo convento presso Siponto , ... ed il terzo in
Andria. Chepperò venne eretto un altare in onore di S. Leonardo, come
loro protettore ..., esistendo una campana di S.Lionardo, la cui
protezione si estese in persona delle donne vicine al parto. Sicchè a'
rintocchi della stessa alleviansi le loro doglie, et onus naturae
felicius deponunt secondo la favola di Fedro 18."
Mi si pone ora un interrogativo: che fine ha fatto la campana di cui parla
il Borsella? Forse rifusa per quelle del 1927?