Gran parte dell'ex convento agostiniano dal 21 dicembre del 2012 è diventata la sede definitiva della Biblioteca Comunale "Giuseppe Ceci" della nostra Città di Andria. Essa si estende su ambedue i piani, terreno e superiore, dei tre lati Est, Sud ed Ovest dell'antico chiostro, giovandosi anche dell'intero spazio centrale sub divo (cœlo).
La Biblioteca ha destinato a locali d'ingresso quelli che fino ai primi dell'Ottocento erano (probabile) foresteria del Convento e poi utilizzati per oltre un secolo come magazzino dalla Beccheria funzionante nella rientranza dell'angolo Sud-Ovest della piazza (prima di passare nel Novecento ad un uso pubblico come ingresso della locale Pretura e poi di una Scuola secondaria di 1° grado).
La Biblioteca possiede un ricco patrimonio librario, interessanti volumi antichi e pergamene, alcuni esposti
all'amirazione e consultazione nell'apposita sala
al piano superiore (foto in alto a sinistra) realizzata sul lato Est,
adiacente all'ambiente addossato alla parete sud della Chiesa, dove un tempo si aprivano
le monofore ogivali trecentesche
(ambiente di pertinenza della Parrocchia).
Molti degli antichi volumi provengono dalla pregevole raccolta del prof Giuseppe Ceci (1863-1938),
dallo stesso donata con atto testamentario olografo del 18 aprile 1934.
Sempre al piano superiore, a destra della scala di accesso, si accede ad una elegante Sala Conferenze (foto sopra a destra e qui a lato), posta sul lato Sud dell'ex convento, ricavata dall'unione di due ambienti contigui; la zona prossima all'ingresso evidenzia una pregevole volta a botte ingentilita da piccole lunette (porcelle) terminanti con peducci.
Al piano terra, oltre i vari ambienti di servizio generale e per lettura di giornali e periodici, spicca la Sala Studio "Farinelli", raggiungibile nel camminamento coperto Est. Questa elegante saletta, quando faceva parte del convento, era illuminata da due deliziose bifore gotiche (foto sotto) aperte nel cortile d'oriente; attualmente è utilizzata come sala di studio, ha tali finestre murate e una di esse non conserva traccia dei conci intermedi caratteristici di una bifora.
[Particolari dell'attuale Sala Studio "Farinelli" della Biblioteca "G.Ceci" - foto di Sabino Di Tommaso - 04/2015]
Molti degli ambienti della biblioteca prendono luce dal cortile dell'antico chiostro, alcuni dalla piazza antistante l'edificio. Dell'antico camminamento coperto in questo cortile è ancora visibile un solo arco ogivale e quattro pilastri quadrangolari sul lato ovest; la rimanente struttura conventuale originaria è rimasta inglobata in altre successive, dove non abbattuta.
Attualmente al piano superiore il pubblico accede da una nuova scala posta nell'angolo sud-ovest della struttura, da un ascensore e da una scala eretta nel suddetto cortile.
Gli ambienti più frequentati dal pubblico evidenziano le caratteristiche di un
salotto culturale anche per la presenza di un nutrito numero di splendidi
quadri, quasi tutti realizzati dal
pittore andriese Alfonso Di Pasquale (Andria 1899 - Roma 1987), parte degli oltre duecento donati
all'Amministrazione Comunale di Andria.
Già nell'ingresso al piano superiore (foto qui sopra a destra) sono affissi due quadri di Alfonso Di Pasquale,
un
"autoritratto" del 1925 sulla parete del vano scala e "Il filo rosa" presso l'ingresso alla sala Conferenze.
[una delle sale di studio e una riproduzione del disegno di Andria di C. De Silva di fine Seicento, rielaborato da Angelo Gazzilli nel 1982 - foto Sabino Di Tommaso - 09/2017]