"Nel 1866 essendo stato
provvidenzialmente eletto Cappellano il Canonico Primicerio D. Giuseppe Maria Marziani;
questi spiegò tutto l’ardente suo zelo per mettere nel maggior onore
e venerazione possibile quella Chiesa, e la mise.
Concorsero spontanee e munifiche le oblazioni dei ricchi,
e l’obolo dei poveri, ed il giorno 3 maggio 1875 si pose mano
all’opera d’un tempio più splendido, che nel decembre del 1877 ebbe il suo compimento.
Passato al premio dei giusti il Marziani,
gli successero i Canonici D. Nicola Maria Troya, e D. Gerardo Magno di Antonio,
i quali emulatori dello zelo operoso del loro antecessore,
spiegarono tutta la loro attività ed energia
per abbellire sempre più la Casa di Maria.
L’allungarono di vantaggio, vi fecero costruire una
elegante abside,
sormontata da una svelta cupola, adorna di stucchi e di pitture.
"
"Il Magno, venduto l’altare marmoreo, che in gran parte era stato comprato con una pingue offerta, fatta da Mons. D. Federico Maria Galdi, Vescovo di Andria, un altro più splendido per sua devozione ne ergea; mentre la Veneranda Immagine veniva chiusa in una vaga nicchia di marmo, e di marmi erano pure rivestite le pareti, e lastricato il pavimento del presbiterio."
[testi tratti da "Santa Maria dell'Altomare" in Monografie Andriesi, di E. Merra, Tip. e lib. Pontificia Mareggiani, Bologna, 1906, Vol.II, pag.235-236]
L'altare che Mons. Federico Maria Galdi aveva donato al Santuario fu dallo stesso vescovo nuovamente comprato per arredare la chiesa da poco costruita (1886) di Gesù e Maria (e Giuseppe, dal 1937), sita a Canosa di Puglia in via Santa Lucia.