di mons. Emanuele Merra
Regnando Carlo I d’Angiò, il Castello di Santa Maria del Monte fu sotto la giurisdizione del giustiziere di Terra di Bari, e fin dal 1269 pare abbia avuto bisogno di riparazioni. In tale circostanza fu riparata pure la cisterna (1). Infatti il re ai 7 maggio di quell’anno, mentre era all’assedio di Lucera, scriveva al giustiziere ingiungendogli di fare eseguire gli ordini già da lui dati per i restauri a quel castello (2). Ma quest’ordine, non essendo stato eseguito; Carlo ai 3 di ottobre 1271, con un altro diploma, datato da Melfi, prescriveva al giustiziere. che insieme al viceprovveditore dei castelli di queste parti, vi si conducesse in Castel del Monte per esaminare diligentemente in che dette riparazioni consistessero, e per determinare coscienziosamente la spesa, a cui, per consuetudine di quei tempi, dovevano soggiacere le terre circostanti, cioè Monopoli, Bitonto e Bitetto (3). Quali fossero state queste riparazioni, di che abbisognava allora Castel del Monte, non si sa; è certo però che detti ordini dal monarca Angioino si ripetettero pure nel 1278 (4).
[Tratto da: Emanuele Merra, "Castel del Monte - presso Andria", 3ª edizione, Scuola Tip. Istituto Apicella per Sordomuti, Molfetta, 1964, pp. 50-51.]
NOTE - (Nell'originale la numerazione è di pagina e non progressiva dell'intero capitolo)
(1) Schultz, I monumenti dell’Italia meridionale, pag. 159 e segg.
(2) Vedi Documento IV.
(3) Vedi Documento V.
(4) Dipl. 13 marzo l 278, VI Indiz., Reg. 1276 B, n. 26, fol. 219. Del Giudice, La famiglia di re Manfredi, pag. 277, nota l.