dalla prescriz.e
del Giusto di seppellire, ridondando tutto
ciòin enorme pregiudizio
lesione, e discapito del
pred.o Clero, e Capitolo del
la maggior
Chiesa,
che rimase indi=
fesa per tal sentenza, e conferma;
Il Pontefice Eugenio, ricevuta tal supplica non fu tardo a dar la
sua provi=
denza, conciosia che spedendo un suo mandato al Vescovo di Biseglie, ed
ordina, che chiamati a se li Cherici di S. Nicola, ed altri necessarj a
chiamarsi,
e leggitima
e trovando prova sufficiente
√ , con cui costar potesse una tale enorme lesione,
reintegrar dovesse la medesima maggior Chiesa, e rimetterla nello stato
in
cui ella era stata prima di tal enorme lesione. Che cosa mai costato
avesse
il Vescovo di Biseglie in tal commissione non v'à a nostra notizia,
sappiam
bensì che il Clero di S. Nicola non vedendo darsi esecuzione agli ordini
del
lodato Pontefice, e temendo, che il Vescovo ed il Clero non li
lasciarebbero
nella lor pace, e nel libero possesso de' suoi diritti, avanza egli un
suo suppli=
ce libello al
pred.o Pontefice, ed
espone
qualm.e stando nel legitimo posses=
so delli suoi diritti sin dalla
p.a
sua fondaz.e ab immemorabili,
decretati dalla
Curia metropolitana, e confirmati dall'Autorità Apostolica di Bonifacio
IX.
stando ancora nel possesso del
medes.o decreto, e
confirma da
quarantãni, e piu.
ed ora non vedendo darsi esecuzione, agli ordini dalla SS. Sua emanati,
perciò
supplica, che
benignam.e si
compiacesse confirmare, e corroborare l'antico suo
possesso, il decreto del metropolitano, ed il Breve del suo antecessore
Bonifacio.
Il Pontefice Eugenio volendo ancora dar providenza a questa supplica del
Capi=
tolo di S. Nicola, forma una sua Bolla, in cui riferendo la supplica del
pred.o
Capitolo, la sentenza del metropolitano, e la confirma del Pontefice
Bonifacio
intieram.e de verbo ad verbum, la commission data al
Vescovo di Biseglie
in piè del ricorso della Cattedrale, e la non osservanza de' suoi
ordini, e commet=
te al Vescovo di Bitonto, che chiamati a se il Vescovo di Andria, ed il
Clero della
sua maggior Chiesa, con il Clero di S. Nicola, intima loro l'osservanza
di
quã=
to stabilito si era nel Breve di Bonifacio, e nella sua Bolla al
d.o
Vescovo di Biton=
to diretta. ed ordina, che quelle sue lettere
p.a
mandate al Vescovo di Biseglie
ed alle quali non si era data
esecuz.e, giusta
l'esposto, ed assertiva de' Che=
rici di S. Nicola, non avessero più vigore, e si contassero per nulle.
Imponen=
do al Vescovo d'Andria, ed al Clero della maggior Chiesa perpetuo
silenzio per
sua apostolica Autorità: e frenando li contradittori con rigettare ogni
appel=
lazione, e col minacciare altre pene: come in
d.o
Breve apparise. Datum Ro=
mæ apud S. Petrum Anno Incarnationis Dominicæ Millesimo
Quadrigentes.o
Quadragesimo Quinto. Decimo Septimo Kalendas Aprilis. Pontificatus no=
stri anno sextodecimo. Questo è tutto il contenuto del Breve apostolico,
con
cui vien firmata la chiesa di S. Nicola nella sua colleggialita,
Parrocchia=
lità, e Cura, ed in tutti quelli diritti, che le furono concessi dal
Vescovo Desidio
nell'anno 1104
p.o di sua
traslaz.e da Trimoggi,
e sua
fondaz.e
ad institu=
zione in Andria: decretati dalla metropolita di Trani nell'anno 1386.
confir=
mati dal Breve Apostolico di Bonifacio IX nell'anno 1399. e Riconferma=
ti dalla Bolla di Eugenio IV, diretta al Vescovo di Bitonto nell'anno
1446. [?1445]
il quale venne ad intimarla al Vescovo, e Clero di Andria. La predetta
Bolla
si conserva nell'Archivio di essa Chiesa in Pergamena
originalm.e
e dal=
la quale estratta venne la copia, che si nota nel Sommario al
Num.o
__
Avrebbe