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la pred.a lettera,
si presenta al Vescovo, e se li domanda l'osservanza. Il
tenore di essa qui si trascrive, = Andria, al Vescovo, o suo Vicario =
La
Sagra
Congregaz.e
hą conceduto alla
Collegg.a
di S. Nicola di codesta Cittą
che possa far sonare alla predica allora, che ad essa
Collegg.a pareva, e che
sonata che sia, non debba V.S. impedire, che il Predicatore non possa
cominciare la predica, ancorche la Cattedrale non avesse finita, ne co=
minciata la predica, perche ciņ ridondera a maggior servizio, e com=
moditą di quel Popolo, poiché tutti non possono aspettare ad un mede.
o
modo. Cosģ dunque le piacerą di fare osservare = E Dio & Di Roma li 6
Fe=
braro 1608. = Ita reperitur in registro S.
Congreg.is
Cardinalium Episcopo=
rum, ac Regularium negotiis prępositę anni 1608, et collationata con=
cordat. meliori & In quorum & Romę die 28 Iunii 1624. Ant.
s
Episcopus
Casertis Secret.
us. Ricevuta dal Vescovo, non fu
moroso ad eseguirla, si=
che egli in pič di essa vi appose il suo decreto, in tal forma. Die
decimo
terzio mensis Martii 1629 Andrię, et coram Illuss.o, et Revēdis.
o
D. Alexan=
dro Strozza Episcopo pręfatę civitatis pręsentata per R
dos
Procurato=
res Colleggiatę E
cclę S.
Nicolai petentes & Illuss.
us Dominus Episcopus prę=
dictas litteras Sac. Congreg.
is recepit cum
reverētia
qua decet, et
illarũ
observantiam iniunxit omnibus ad quos spectant. Omni meliori
modo &. Alexander Strozza Episcopus Andrięn. Loc Sigil. Original.
In vigore di questo decreto si dič
esecuz.e alla
libertą di suonare alla
predica, e di predicarsi senz'altra
opposiz.e nel
Colleggio di S. Nicola. Chi
prevedendo al futuro, fč supplica al Vesco.
vo d'una
Relaz.e alla S. C. dello sta=
to, qualitą, e distanza della Chiesa di S. Nicola da quella della
Cattedrale,
ed insieme del numero delle anime, abitanti in Andria, per ottenere
dalla
d.a la facoltą di predicare nell'avvento, per
cui, sebben ne teneva
il decreto di esso Vescovo, non ancora erasi convalidato con un decreto,
e
lettera di essa
Cong.e. Il Vescovo non ripugnņ di
farla, e
fedelm.e la trasmi=
se a
d.a S. C.,
la quale, raunata nel dģ 29 di
9brē
1630, in tal forma decide,
ed ordina = Illuss.
o e m.
o Rdo
Monsig.
r come Fratello =
Questi
Eminētis.i miei
Signori udita la
Relaz.e di V.S. circa la qualitą
della
Collegg.a di S. Nicola
di codesta Citta, distanza dalla sua Cattedrale, e numerositą del
Popolo, ri=
mettono all'arbitrio di lei l'estendere la licenza gią concessa di
predica=
re nella medesima
Collegg.a per la Quaresima, anco
all'Avvento, non
ostante, che si predichi nella medesima Cattedrale. Potrą perņ piglia=
re in ciņ quella risoluzione, che stimarą pił espediente. E Dio la pre=
servi. Di Roma a 29 Novembre 1630. D. V. S. come Fratello. Il Cardi=
nal S Onofrio = Andria. Vescovo,
Colleg.a di S.
Nicola. Non fu necessario
presentare, e publicar questa lettera ricevuta, che si ebbe, conciosia
che
l'Avvento gia si era cominciata, ne vi fu opposizione veruna della
parte in quest'anno. Si riserbņ ella a prodursi nell'anno appresso,
come vedremo. Il Duca Fabrizio, cui erano gią nati quattro Figlj, sorpre=
so da febre letale in quest'anno 1630 dič termine al suo vivere, e
e nel Ducato succedč il suo P°genito D. Antonio, restandone superstiti
al=
tri tre