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Trascrizione dell'epigrafe:
·I·D·I·D·C·:RA
·D·B:LO·E·.&
·DIE·MIO. 1566
Sala VIII, a Sud-Est, del piano superiore: anticamera di rappresentanza
"
... saliamo per la settima [torre]
arrivando alla sala VIII del
piano superiore. È sprovvista di accessori ed ha una grande finestra
rivolta a sudest: evidentemente un'anticamera di rappresentanza. Infatti
da una porta a destra si accede nella sala I, tradizionalmente definita
«sala del trono»
..."
[da "Castel del Monte, il reale e l'immaginario" di Giosuè Musca, in
"Castel del Monte" , Adda Editore, Bari,
1981, pag.40]
"Come nella sala II è messa allo scoperto [oggi non più dopo i
restauri, visibili dalla differenza di colorazione e lavorazione della
pietra] la canna del camino della sala sottostante (VIII). - I capitelli
presentano una combinazione di due tipi di foglie, di acanto nell'ordine
inferiore, nervate e uncinate [a palma] nel superiore. - La serraglia
della volta ha un nuovo motivo decorativo con 4 animali fantastici
(cicogne?) ritmicamente disposti."
[da "Guida di Castel del Monte" di Bruno Molajoli, Ed. Gentile, Fabriano,
1934, pag.44]
Sulla destra entrando dalla scala della torre, sulla parete verso la bifora,
se aguzziamo lo sguardo possiamo leggere un'altra epigrafe commemorativa
dell'intervento edilizio avvenuto nel 1566:
"Iscrizione inedita (sul concio di cm 37 di lunghezza e di cm 24 di altezza)
del terzo filare dal basso in verticale e secondo in orizzontale a
destra dell'entrata nella sala VIII del primo piano."
[M.Losito, "Castel del Monte e
la cultura arabo-normanna in Federico II", Adda Ed.,
Bari, 2003, pag.27, 149]