[da "Castel del Monte, il reale e l'immaginario" di Giosuè Musca, in "Castel del Monte" , Adda Editore, Bari, 1981, pag.40]
"Ha il caminetto ... fiancheggiato in alto da due monofore; si differenzia [da quelli del piano inferiore] per due nicchie di breccia corallina che fungevano da pratici ripostigli e i cui tramezzini sono completamente saltati. Inoltre, il motivo dell'opus reticulatum è visibile anche sul semicono [della cappa del caminetto]."
[dalla guida a "Castel del Monte" di Pietro Petrarolo, Tip. D. Guglielmi, Andria, 1981, pag.73]
Le nicchie presso il camino sono realizzate in "Breccia di versante del Gargano"
(detta pure "Breccia corallina" ed estratta anche in alcune cave nei pressi del Castello)
e sormontate da un concio di "Cipollino di Caristo".
Le colonne tristili (come s'è detto in altre sale) sono anch'esse realizzate
in "Cipollino di Caristo" con venature rosso-arancio dovute, probabilmente
ad infiltrazioni di ossidi di ferro o ad attività biologica.