Queste sono le formelle 6, 7 e 8 (a partire dal basso) della parasta sinistra dell'arco che corona l'abside del Cappellone di San Riccardo in Cattedrale, vi si descrivono tre dei miracoli raccontati da Francesco II del Balzo nella sua "LEGENDA GLORIOSI SANCTI RICHARDI QUANDO MIGRAVIT AD DOMINUM".
A lato si pongono le descrizioni ed i commenti tratti dal citato testo di mons. Giuseppe Lanave, dalla scheda (storica) della Soprintendenza Antichità e Belle Arti del 1930, e dalla scheda della Soprintendenza del 1989.
DOMINUS ANGELUS DE LEONE A DOLO | RIBUS IN BRACHIIS LIBERATUS EST.
Don Angelo de Leone venne liberato dai dolori alle braccia.
(Pannello rifatto in gesso; scarsi frammenti originali.)
[Testi di G. Lanave tratti da "San Riccardo Protettore di Andria", Grafiche Guglielmi, Andria, 1989, pp.58-59]
"Piedritto di sinistra
- 8° riquadro
"
[Soprintendenza, Dott.ssa Maria Luceri, 1930]"pietra / scultura cm 81,5 x 63
a pennello/ a solchi, lettere capitali, in basso:
- D(OMINUS) A(N)G(E)L(US) DE LEONE A DOLO | RIBUS IN BRACHIIS LIBERATUS EST
- lettere capitali - a pennello/ a solchi - latino
Don Angelo Leone tende le braccia verso San Riccardo emergente dalle nubi."
[Soprintendenza, 1989]
CIMINUS A LATRONIBUS FU | NE ASTRICTUS SOLUTUS EST.
Cimino, cittadino molfettese, veniva ad Andria per la via vecchia di Bisceglie.
Abbandonato di notte dai briganti legato con una fune, ne venne liberato.
Della scultura originaria, in seguito rifatta in gesso, rimangono solo le tracce (a sinistra e in alto) dei tre malfattori
[Testi di G. Lanave tratti da "San Riccardo Protettore di Andria", Grafiche Guglielmi, Andria, 1989, pp. 56-57]
"Piedritto di sinistra.
7° riquadro
-
".
[Soprintendenza, Dott.ssa Maria Luceri, 1930]"pietra / scultura cm 81,5 x 63
a pennello/ a solchi, lettere capitali, in basso:
- CIMIN(US) A LATRON(I)B(US) FU | NE ASTRICT(US) (LIBERATUS) EST
- lettere capitali - a pennello/ a solchi - latino
San Riccardo soccorre Cimino aggredito dai malfattori".
[Soprintendenza, 1989]
IOANA DE CAVITO VAO | CAECO VISUM IMPETRAVIT.
Per le preghiere di Giovanna de Cavoto, il marito, cieco, ricuperò la vista.
(Il primo rigo della iscrizione, rimasto mutilo, fu rifatto.
Va corretto: DE CAVOTO VIRO)
[Testi di G. Lanave tratti da "San Riccardo Protettore di Andria", Grafiche Guglielmi, Andria, 1989, pp. 54-55]
"Piedritto di sinistra.
6° riquadro
- Innanzi è un fanciullo e dietro un cieco, al quale il Santo, apparso al disopra delle nubi, rende la vista
Targa inscritta: IOAN DE CAVOTO ... | CAECO VISU IMPETRAVIT".
[Soprintendenza, Dott.ssa Maria Luceri, 1930]"pietra / scultura cm 81,5 x 63
a pennello/ a solchi, lettere capitali, in basso:
- SANCTOR(US) DE CAVRATO | SENSU(M) RECUPERAVIT
- lettere capitali - a pennello/ a solchi - latino
San Riccardo emerge dalla nube con gesto benedicente rivolto ad un cieco."
[Soprintendenza, 1989]
[il testo e le immagini della pagina sono di Sabino Di Tommaso (se non diversamente indicato)]