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Chiesa rupestre
Cristo di Misericordia


Attuale facciata della cripta


La chiesa rupestre di Cristo della Misericordia, a cento metri verso nord dalla più nota Santa Croce ai Lagnoni, esternamente appare come un edificio di fine ottocento o primi del novecento, nulla mostrando della sua millenaria storia, che l'accomuna, oltre che alla vicina Santa Croce, alle altre chiese rupestri di Santa Sofia ( o Madonna dell'Alto mare) e di Santa Margherita o Madonna dei Miracoli.

Le strutture murarie sovrapposte alla massa tufacea nascondono, infatti, gli ampi ambienti leggermente interrati, ricavati dai primi utilizzatori allargando tre contigue grotte carsiche che la collina in calcarenile presentava, tra le altre, lungo il costone prospiciente il lagno.

facciata della chiesa prima del 1992

Centrale sul muro fu realizzata, probabilmente nel XIX secolo, un'edicola.

Nella foto a lato [tratta dal libro "Le edicole sacre di Andria" di Beatrice Andriano Cestari, pubblicato dal C.R.S.E.C. di Andria nel 1995] si può osservare come, prima dei restauri terminati nel 1992, l'edicola incassata sulla facciata della chiesa ospitasse una pittura ad olio su lastra di zinco, riproducente un Cristo crocifisso tra la Vergine e San Giovanni, con ai piedi Maria di Magdala.
Oggi nell'edicola è posta un'immagine del Sacro Cuore. Nei lavori di restauro i tecnici ritennero opportuno eliminare il precedente dipinto, ritenendolo irrecuperabile e di scarso valore storico artistico.
Si noti nella foto lo stato di abbandono in cui la chiesa versava e quanto urgenti fossero i lavori di restauro dell'insieme.

la vela del campanile

Il campanile a vela della chiesa fu realizzato quasi certamente nel XIX secolo, insieme ad altre strutture murarie sovrapposte alla cripta. Si sviluppa su due piani: nel piano inferiore trova posto una campana, in quello superiore una statua di Gesù in terracotta, opera, probabilmente, di artigiani figulini locali, le cui rinomate fornaci nei pressi di San Lorenzo un tempo producevano pregevoli vasellami e statue.
La foto a lato mostra il campanile prima degli ultimi restauri, senza la croce sul pinnacolo terminale.

Attualmente si entra per una cancellata che racchiude un piccolo sagrato ingentilito da aiule.