"Segue la profezia di Giona: 'Erat Ionas in ventre piscis tribus diebus et tribus noctibus' (Giona rimase nel ventre del pesce per tre giorni e per tre notti - Gio 2,1) Accanto vediamo la scena della flagellazione, con un altro oracolo, quello della Sibilla Delfica, che però non troviamo citato nel brano di Agostino: 'Ecce veniet dies et illuminabit Deus condensa tenebrarum' (ecco verrà il giorno e Dio illuminerà le fitte tenebre)."
[testo di L.Renna, tratto da "La Madonna d'Andria" di AA.VV., Grafiche Guglielmi, Andria, 2008, pag.261]
Queste scene sono affrescate nell'angolo Nord-Ovest della cappella, tra la parete sinistra e quella contraltare. Tra l'affresco di Gesù flagellato e quello della Sibilla delfica è dipinto San Severino, monaco benedettino del V secolo.