"A quest'epoca [inizi del Seicento] risale anche la costruzione della cappella soprastante la grotta, di impianto quadrangolare con quattro pilastri centrali e coperta da volte a crociera, e con pavimento in maiolica, cui già in origine si accedeva dal soccorpo tramite due scale laterali (in seguito modificate). Se non fosse sufficiente infatti la descrizione contenuta nel di Franco, in cui la cappella risulta completa del ciclo d'affreschi ancora oggi esistenti:«Nel mezzo però di dette due scale [quelle che partono dal vestibolo della grotta] vi sono due portoni dirimpetto l'una all'altra per le quali si entra in una capanna, laquale è mezzo tra la cappella, e grotta della Beatissima Vergine: à cui le soprastà & il choro, qual tiene di sopra nella sua lamia sostenuta da quattro pilastri, ne i quali è nelle mura intorno sono dipinti tutti i misterij della Passione del Redentor del mondo,»basterebbe osservare come il prospetto esterno della grotta si elevi in altezza sino a comprendere la cappella, la quale prende luce dalle finestre apertevi nel secondo registro."
[testo di C.Gelao, tratto da "La Madonna d'Andria" di AA.VV., Grafiche Guglielmi, Andria, 2008, pag.109]