Contenuto

[manoscritto - foglio 17, verso]
[traslitterazione in caratteri stampati]




















a.Ferdin.Ughel:
Ital.Sacr. tom.7°









b. Istor.Invent.
Franc.de Baucio

Il Vescovo Dondeo con tale stromento pare che volle vendicarsi del poco ono=
re che si fece in ricorre al Pontefice con una menzogna; La Cattedrale del=
lo scorno in cui cadde per vedersi esclusa dalle ingiuste pretensioni; e la Col=
leggiata per esimersi da ulteriore dispendio, e rancore, e per condiscendenza
all'umano rispetto di quei Personaggi, che s'interposero. Postosi dunque
tutti in pace, e tranquillito. scorsero parecchi anni senza sentir piatire più oltre
il clero. Giunge per tanto il tempo della morte del predetto Vescovo, chi vis=
suto aveva in questa cattedra per anni diciassette, cioè dall'anno 1435 sin'
all'anno 1451. Di lui si registrano molti atti in questa Chiesa. P° egli fu uno de'
Padri intervenuti al Concilio Fiorentino, celebrato sotto Eugenio IV nell'an=
no 1439. e nell'anno antecedente nel dì 23 Aprile 1438 unitam.e col Duca
Francesco rinvenne il corpo di S. Riccardo, ascoso in luogo incognito dal sagri=
sta, per preservarlo dalle rapine, e profanazioni degli Ungari, quando questi
posero Andria in saccheggio: siccome in quest'anno 1446 si fè noto per lo stro=
mento riferito, ed il concordato fra Cherici delle due Chiese. V Sedit Vir hic
sane isto munere dignissimus annis fere 17. obiitque anno 1451: cuius Præsu=
latu inventum est Corpus S. Richardi Episcopi Urbis Patroni, postquam diu
in cathedrali ecclesia obscuro in loco iacuerat. Inventionis Istoriam scripsit
Franciscus de Baucio, eius ævi Andriæ Dux: quam &   a.  Dalla storia dell'Inven=
zione del corpo di S. Riccardo scritta da Francesco del Balzo si ricava un
documento assai notabile per il culto di questo Santo gia abbandonato, e
posto in totale dimenticanza dal medesimo clero, non che dal popolo: dice egli
che in Andria di questo Santo piu non si celebrava il giorno festivo, e talm.e
erasi abolita la sua memoria, che non piu dal clero si nominava; ma de=
gnandosi il cielo di manifestarlo con l'autentiche testimonianze de' prodig=
gi accaduti, e rappresentati da lui al Pontefice Eugenio, coll'autorita di
questo fu riassunto il giorno Festivo della Tr Invenzione nel dì 23 Aprile
e della sua morte nel dì 9 Giugno, come registrato si rinvenne in alcuni
calendarj, che si conservavano nell'archivio di essa chiesa, ma pochi dì
p.a era passato all'eternita. Fa duopo legger questa storia per ben inten=
dere lo stato di quei tempi. .b. Stabilito dunque il giorno Festivo dell'Inven=
zione del corpo di S. Riccardo coll'autorità pontificia di Eugenio, nel dì
23 Aprile, arricchito d'una plenaria Indulgenza: e riassunto il dì Festivo
 di sua morte nel dì 9 Giugno, giusta l'antica costumanza, ma dimesso
sino ad un totale, e commun scordo, cominciò a sollennizzarsi con tal
pompa, che l'ebbero per la maggior Festa del Paese. Ora è verosimile, che
incominciassero la assistenze, o siano gl'interventi de' cherici di S. Nicola a
tali Festivita, e de' Frati Religiosi: giacche questi due giorni festivi ora si ve=
dono posti in uso, ed osservanza. L'intervento del clero di S. Nicola in tali
sollennità era differente da quello, che oggi si prattica; conciosiache con=
ducēdosi
egli in abito corale alla Cattedrale, si allogava nel coro col clero
di essa, e si formava di tutti, e d'ambidue un sol corpo, che rendeva speciosa
la solennita