Sulla parete di fondo dietro l'altare è montato l'organo con la cantoria, realizzata probabilmente nei lavori di fine Settecento, quando quivi fu trasporato l'organo, che, più piccolo, era sulla porta d'ingresso della navata, dove attualmente è affisso il quadro di S. Raimondo. Le canne dell'antico organo furono trafugate nel 2012, insieme ai due angeli reggifiaccola dell'altare maggiore e alla tela di S. Pietro martire in sacrestia, poco prima degli ultimi lavori di restauro.
Francisco ex avito ac preclaro maiorum suorum
Genere de Baucio in insignis gentilitus sidere indicato
Magno Regni Neapolitani Equitum Comiti
Ac Andriensium Duci amantissimo Almo Guglielmi
de Baucio et Antoniæ Brunforte Vigi
liarum Comitis figlio Francisci vero avi sui
Eiusque coniugis Svevæ Ursinæ Nepoti
dignissimo Pyrrhi autem Altamurentium
Principis ac Venusiorum Ducis Engeberti
etiam Noiæ et Antoniæ S. Severinæ
Comitum parenti optimo. Quod exurviarum
suarum celetum in subiecta Heic Arca
reconditum Ex benevolentia sua Huic
Ordinis FF. Prædicatorum Familiæ testamento
reliquerit aliaque beneficia contulerit
Quum diem extremum obiit Anno Reparatæ
Salutis 1482 ætatis vero suæ 72
Beneficentissimo Iusto ac Pio Principi eiusdem
Cœnobii grata familia una cum eius simulacro
supraposito in perenne monumentum iusta
Persolvens Hoc epitaphium apporli curavit.
[da "San Domenico" in Andria sacra, di G. Borsella, tip. F. Rossignoli, Andria, 1918, pagg. 207-209]
[particolare del sepolcro di Francesco II del Balzo attualmente in sacrestia, la lapide - foto Sabino Di Tommaso, 16/03/2014]
Nella prima metà del '900 il coro fu trasferito in Cattedrale:
[tratto da "La Cattedrale di Andria", AA.VV., Grafiche Guglielmi, Andria, 2009, pag. 46]
[base dipinta della cantoria - foto Sabino Di Tommaso, 05/2014]