vie fuori porta→ Strada de' Cappuccini, oggi corso Cavour

Contenuto

   

Strada de' Cappuccini (oggi Corso Cavour)

Corso Cavour è oggi la strada "centrale" di Andria: com'era un tempo? Osserviamola in alcune immagini storiche, molte provenienti da vecchie cartoline (quella di destra scattata dal bravo Sabino Guglielmi).
"Se non fosse per Palazzo Suriano, sembrerebbe una scena tratta da un film western. È Corso Cavour nel secondo decennio del secolo. Sulla destra vi è il Cinema “Eden”, costruito nel 1912 dalla Municipalità andriese. Fu il primo “café-chantant” di Andria, era completamente scoperto. Di grande effetto scenico le arcate in ferro che sorreggevano lampada e linea elettrica, era l’impianto più moderno di Puglia."

[M. Lomolino in "Album di una Comunità - Andria 1861 - 1946" pag. 33]

Nella foto riprodotta sopra a sinistra ripresa dall'incrocio di Porta Castello, scattata a fine luglio 1900, la strada è addobbata a lutto per l'assassinio di re Umberto I.
L'altra foto ripresa dall'incrocio con Viale Roma mostra a destra (come scrive Lomolino nel testo citato) il cinema - teatro EDEN, con il magnifico ed elegante prospetto, rinomato per i pregevoli spettacoli offerti al pubblico. Qui sotto si riproduce un particolare ingrandito della foto ed un manifestino di uno spettacolo tenuto nel nostro Cinema-Teatro nel 1932, manifesto che riporta anche la canzone SLOW FOX del film "Questa notte o mai più" (titolo originale del film "Das lied einer Nacht").
Nella stagione 1966-67 in uno spettacolo della RAI tale canto fu eseguito non da Jan Kiepura, come nel film e nel manifesto sotto riprodotto, ma dal grande tenore italiano Mario del Monaco, in una prestigiosa esecuzione ascoltabile sul portale di yutube.
La canzone era stata cantata già da Teddy Reno nel 1961 (credo in "Canzonissima") e pubblicata in un 45 giri.

   


   

Uscendo da Porta Castello, un'ampia strada rettilinea, fuori mura con destinazione Trani, da fine ottocento andava arricchendosi dei palazzi della nuova borghesia, fino allo slargo antistante il convento e la chiesa de' Cappuccini.
Rare erano le automobili che percorrevano la strada, ancora usata prevalentemente da carrozze e calessi e, come si vede nell'immagine, soprattutto da pedoni.
Il quadrivio è ricco di negozi, caffè e centri culturali; le librerie Guglielmi e Terlizzi nella confluente via Bovio; teatri come il Regina Elena in Via Dandolo e l'Eden sulla strada de' Cappuccini. Nella foto a destra, al centro un vigile  in elegante uniforme bianca sosta sulla pedana del lampione; la sua distesa posizione denota lo scarso impegno richiesto all'epoca dal relativo traffico di carrozze, biciclette e rarissime automobili.    Sulla destra ad angolo con la strada Chiavara, imponente, il palazzo Jannuzzi, che verrà demolito negli anni "60.