rione S.Agostino→ Pendio a Ponte Giulio, oggi Via T. De Liso

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Via Tommaso De Liso      Via Tommaso De Liso
[a sinistra, una vecchia foto elaborata elettr. - a destra foto del 2015, sull'incrocio con Via Tutino]

Pendio a Ponte Giulio - Via Tommaso Maria De Liso

Il selciato è un basolato di pietra locale; molte case sono in pietra bugnata, indice che un tempo appartenevano a famiglie nobili.

è il percorso più importante ed agevole tra la cosiddetta Piazzetta antistante la chiesa di Santa Maria dell'umiltà (San Domenico) e la cosiddetta Piazza antistante la chiesa dell'Annunziata di dentro (Sant'Agostino).

Notizie sul personaggio che dà il nome alla strada, Tommaso Maria De Liso si rinvengono sia nel Vaccina, nel testo Andria le sue vie e i suoi monumenti, a pag.36, che nel libro Andria la mia Città, di Riccardo Loconte, pp.223-224.

In  breve il De Liso, andriese vissuto a cavallo tra il '700 e '800, fu grande giurista, avvocato, magistrato, amministratore e, soprattutto, persona onesta e di alta nobiltà d'animo.

Casa T. De Liso - ingresso chiesetta di S. Caterina
[antico accesso al sagrato di S. Caterina(?); certamente orfanotrofio nel Seicento, poi proprietà dei Petusi, poi dei De Liso - foto S. Di Tommaso, 2015]

Su questa strada c'era una chiesetta oggi non più esistente "Santa Caterina; all'estremità inferiore di Via Pennino, adiacente al palazzo di Tommaso Maria de Liso."
Forse l'ingresso che immetteva nel sagrato della chiesetta di S. Caterina è quello ritratto nella foto sopra; nell'arco sono visibili due edicole molto deteriorate: un dipinto di Madonna, sulla sinistra, uno del crocifisso, sulla destra. Questo palazzo ad angolo fu nel Seicento utilizzato come Orfanotrofio, in sostituzione di quello ospitato più sotto nella palazzina dei Mione; quando l'orfanotrofio passò nel palazzo De Excelsis nell'omonima via (e forse anche qualche decennio prima) divenne possesso dei Petusi. Agli inizi del Settecento questa palazzina ad angolo divenne proprietà ed abitazione dei De Liso.

[il testo virgolettato è tratto da "Descrizione storico-artistica di Andria - Parte prima: Andria Sacra", di R. Zagaria, tip. F.Rossignoli, Andria, 1927, pag 10]

Vito Sgarra, scrivendo in "Andriesi nobilissimi" il medaglione biografico di Tommaso Maria De Liso annota:

"La casa di famiglia, che ancora ne porta il cognome, era quell'enorme fabbricato, con una grande corte in mezzo, messo sulla discesa del Pendio, su quella via, che dalla Chiesa di S. Domenico scende diritta a via Porta la Barra.
Su quella via sorgeva, sull'istessa linea, la casa dei signori Remedi, che fu poi de' Tannoia e diverse altre case di famiglie censite."

[testo tratto da "Andriesi nobilissimi", di Vito Sgarra, tip. F.Rossignoli, Andria, 1923, pag 76]

Via Tommaso De Liso, incrocio con via Corrado IV di Svevia
[Via Tommaso De Liso, incrocio con via Corrado IV di Svevia; sulla destra palazzo Petusi, poi dei De Liso - foto S. Di Tommaso, 2016]