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Piazza Sant'Agostino
[elaborazione elettronica su foto dell'arch. R. Sellitri - 21/02/2011]

"La Piazza", davanti a Sant'Agostino

"Innanzi al convento e alla chiesa di S.Agostino era la piazza detta così semplicemente senza altra specificazione. Ivi si teneva il mercato dei commestibili e un lato era occupato dalle beccherie che avevano alle spalle il cortile del macello, sul quale per concessione dell'Università gli Agostiniani vantavano il dritto di privativa."
[così il Ceci a pag.XI dei "Cenni sulla topografia e la popolazione di Andria", prefazione al testo Andria le sue Vie e i suoi Monumenti.]

Vi si perveniva da piazza la Corte scendendo per La Chiancata, ripida strada basolata.
È possibile osservare qui di seguito la piazza in alcune immagini del primo Novecento.

Piazza Sant'Agostino, inizi '900
Si noti che all'inizio del 1900, la chiesa presentava sulla destra un campaniletto a vela con due campane in due archetti al primo piano e una campanella in un archetto centrale al secondo piano.
Interessante il racconto del Borsella sulle due fiere  che avvenivano nella città:
"In mezzo poi dell'altra colonna (a destra sul sagrato guardando verso la piazza) stava confitto un calzuolo o cerchietto di ferro in cui situavasi l'asta di una bandiera, per la celebrazione di due fiere, che avean luogo in questa città, l'una a 23 Aprile, festa della invenzione del corpo di S.Riccardo e l'altra di S.Giovanni a 24 Giugno in ogni anno. La prima concessa al Capitolo Cattedrale con diploma di Alfonso I, la seconda al Barone da Consalvo de Cordova. In quella veniva eletto un Canonico a regger giustizia Civile e criminale per otto giorni assumendo anche il carico di Edile, per le assise commestibili ed altro, onde riceveva delle prestazioni di un rotolo a soma di frutti, che venivansi a vendere in piazza ed i lacerti di vaccine che si ammazzavano ed inoltre un rotolo per ogni soma di pesci. Del pari deputavasi dalla Casa Ducale a reggere giustizia anche per otto giorni un galantuomo, il quale riceveva gli stessi emolumenti e prestazioni. E tanto il primo che il secondo eran chiamati Mastri di Fiera."
[tratto da "Andria Sacra", Tip.Rossignoli,  Andria, 1918,pp.150-151]
Sagrato della Chiesa che si slarga nella piazza, in una foto del primo Novecento
[Il sagrato della Chiesa nella piazza ai primi Novecento - elab. colore su foto Istituto Italiano d’Arti Grafiche, Bergamo. Fototeca INASA, fondo Ricci, inv. 13675]

Di seguito si riproduce una icnografia che illustra in proiezione orizzontale come si presentavano verso la metà dell'Ottocento la Chiesa di Sant'Agostino, il Convento e l'antistante "Largo della Piazza"; essa è stata elaborata assemblando le informazioni desunte da uno schizzo-pianta (icnografia) del 1832 con i dati rilevati da altre piante del piano terra del convento redatte nello stesso secolo.

Icnografia di metà Ottocento di Chies S.Agostino, Convento e Piazza antistante

L'icnografia su riprodotta, oltre alle numerose informazioni inerenti le destinazioni d'uso dei vari locali del Convento dopo la soppressione degli ordini religiosi, indica quale vita economica si svolgesse nell'allora Piazza più importante del paese.
Come s'è letto nei su citati testi, era una piazza basolata dedicata essenzialmente al mercato degli alimentari: uno dei quattro ambienti del Convento, già foresteria nel secolo precedente, ospitava una beccheria, che aveva sull'ingresso un banco mobile di taglio e vendita della carne, oltre ai banchi installati nell'angolo opposto di sud-ovest; al centro della piazza c'erano poi i banchi amovibili dei venditori di pesce e degli erbivendoli.

L'immagine sottostante mostra quasi tutta la zona un tempo dedicata al suddetto commercio degli alimentari; sulla sinistra i quattro portoni della ex foresteria del Convento, il terzo dei quali era nell'Ottocento beccheria, l'ultimo bottega. Oggi tali ambienti del piano terra fungono da ingresso  e sale lettura della Biblioteca Comunale.

Vista del lato Sud della Piazza, nel 2011
[elaborazione elettronica su foto dell'arch. R. Sellitri - 21/02/2011]