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Le reliquie che nel Cinquecento si conservavano nella Chiesa Cattedrale di Andria

Indice redatto da mons. Luca Antonio Resta nel 1586

[Officium Sancti Richardi - frontespizio]

[Litografia S.Riccardo dell'Officium di L.A.Resta]

Premessa

Si trascrive l'elenco delle reliquie redatto da mons. Luca Antonio Resta e pubblicato a Roma nell' “Officium Sancti Richardi Primi Episcopi Andriensis ...” nel 1586, la cui edizione stampata a Trani è presente nella Biblioteca diocesana "San Tommaso d'Aquino" di Andria (l'opera è stata digitalizzata e pubblicata sul web da Google, nonché da Archive.org).
A lato dell'originale latino si riporta la traduzione che mons. Emanuele Merra pubblicò il 1906 nelle sue “Monografie Andriesi” arricchendola con alcune sue annotazioni. Si fa presente che la traduzione del Merra riporta alcune differenze nell'indice delle reliquie, soprattutto perché, ovviamente, rispetta l'ordine alfabetico italiano dove, ad esempio, non esistendo nomi inizianti con H, Herculis è tradotto in Ercole e quindi posto nella "E".

Si consideri soprattutto che la traduzione effettuata da Mons. Merra non riporta la collocazione delle reliquie nei posti dichiarati da Mons. Resta, ma nei luoghi ove erano collocate ai suoi tempi, ai primi del Novecento.
Mons. Resta pone nella cappella di San Riccardo soltanto il Corpo del medesimo Santo, primo Vescovo di Andria e Patrono. In sacrestia pone (in linea di massima) le reliquie più voluminose. Indica poi tutte le altre reliquie (piccole) nell’Icona (il dittico del Redentore benedicente e della Vergine intercedente) eretta a dossale dell’altare maggiore della Cattedrale; per queste scrive infatti il Resta: In Icona Altaris Maioris habentur infrascriptæ Reliquiæ ... ... ... Sunt etiam multæ aliæ reliquiæ in Icona Altaris Maioris, quarum nomina ob ammissionem cedulæ ignorantur., tale indicazione è dallo stesso confermata sia nella “Visita ad Limina ” del 1590, dove comunica che “Reliquiæ S.[anct]^orũ quæ usque ad mille et trecenta ascendunt decenter et recte servantur tam in icona altaris cũ specillis vitreis quam intus Sacristiam in thecis argenteis vel ligneis deauratis ...”, sia in un altro suo testo pubblicato nel 1593, il citato “Directorium Visitatorum, ac Visitandorum ...” dove a pag. 35 annota: Reliquiæ super Altare maius conserventur, sicuti in nostra Andrien Ecclesia.

Molte di dette reliquie sono andate smarrite per  i numerosi furti susseguitisi nel tempo, di massima per le varie vicissitudini belliche. Oggi alcune di quelle rimaste sono esposte in due bacheche nella terza cappella destra della Cattedrale o nel Museo Diocesano “San Riccardo”. Parte delle ossa del Patrono San Riccardo sono desposte sotto il suo marmoreo altare del Cappellone a sinistra del transetto, mentre la Sacra Spina è onorata nella cappella destra del presbiterio.

Si fa presente che il grassetto, il sottolineato e il corsivo, nonché quanto è scritto tra parentesi quadre, non sono presenti nei testi originali, ma sono una evidenziazione o precisazione di Sabino Di Tommaso, autore della presente pagina, al fine di facilitarne la lettura e comprensione.

da

OFFICIUM SANCTI RICHARDI PRIMI EPISCOPI ANDRIENSIS ET PATRONI
Ad normam Breviarii Romani restitutum
una cum Missa eiusdem Sancti

& cum descriptione Reliquiarum quæ in Ecclesia Cathedrali eiusdem civitatis asservantur.

Romæ, apud Iacobum Ruffinellum. M.D.LXXXVI.

NOTE   

[*] Le foto (ovviamente), non sono nel testo originale, ma aggiunte dal redattore di questa pagina.