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Le gioie, la sofferenza, la pietas del popolo andriese riflessi nei tratti 
del Cristo e della Vergine,   nell'arte e nella letteratura

Studiare alcuni affreschi, dipinti, ... del Cristo
Cristo benedice Andria, distesa ai suoi piedi,
in un dipinto della seconda metà del XV secolo.[1]
Studiare alcuni affreschi, dipinti, ... della Vergine
Maria stende la sua materna protezione su Andria,
in un dipinto  della seconda metà del XV secolo.
premessa didattica
premessa
didattica


NOTE
[1] Ai primi del novecento in "Monografie Andriesi" il Merra, parlando del reliquiario posto nel Cappellone di San Riccardo (in cattedrale), descrive questi due dipinti su tavola: "Sulle due porte [dell'armadio delle reliquie] sono dipinte due Immagini a fondo d'oro, alla greca. Su quella di fuori si vede il divin Salvatore, seduto sulle nubi, col libro dei sette suggelli, chiuso ai piedi, con il globo sormontato dalla croce, nella mano sinistra, e con la destra alzata in atto di benedire, unendo il pollice coll'anulare alla maniera dei greci.
Su quella, che resta chiusa, si vede dipinta, anche a fondo d'oro, la B. Vergine d'un sembiante assai bello, e con una corona sul capo. Sta pure seduta sulle nubi, con la sinistra poggiata sul petto, e con la destra in atteggiamento di indicare la terra, che pare affettuosamente raccomandare al cielo. Ognuna di queste due porte laterali ha nel suo interno 483 Reliquie di Santi, ..."
[tratto da "Monografie Andriesi", di Emanuele Merra, tip. Mareggiani, Bologna, 1906, Vol.I pagg. 53-54].

Secondo M. D'Elia i due dipinti su tavola, nel secolo scorso attribuiti a Tuccio da Andria, sembrano piuttosto essere della scuola di un grande pittore franco-provenzale del XV secolo: Jean Fouquet (1420-1481). [confronta "La Sacra Spina di Andria e le Reliquie della Corona di Spine" di M. D'Elia, Fasano, 2005, p.404]