Anche questa strada stretta e basolata dietro a San Domenico, parallela alle vie Serpentina, Tupputi, Pier delle Vigne e Beatrice D'Angiò, nonché trasversale a Via Corrado IV e via Quarti, era anticamente chiamata "2ª ruga lunga delli Sala, poi delli Gualanelli"; preceduta da una prima ruga lunga dei Carbutti (l'attuale via Tupputi), ad essa seguiva una terza ruga lunga delli Rubertis (attuale via Pier delle Vigne).
In questa strada (probabilmente) nacque (intorno al 1737) e per gran parte della sua vita abitò
uno scultore andriese vissuto nella seconda metà del Settecento,
morto ai primi dell'Ottocento (1807): Arcangelo Spirdicchio.
In merito si riporta quanto scrivono Nicola Montepulciano e Vincenzo Zito nel sotto citato studio:
[Arcangelo Spirdicchio] ... acquista assieme alla moglie una casa sita nella Ruga Longa delli Gualanelli, utilizzando a tal fine anche la dote portata dalla moglie. ... Arcangelo abita in una casa di sua proprietà sita nella strada de’ Gualanelli, della quale tiene fittato un sottano (locale a piano terra) ad un certo Domenico Mosca per la durata di anni sette. Tale strada è identificabile con l’attuale via Conte Marulli (un tempo detta anche delli Sala mentre nella carta del vescovo Longobardi del 1856 è denominata Vico Tamburieri), seconda traversa alle spalle della chiesa di S. Domenico.
[tratto da "Arcangelo Spirdicchio, uno sconosciuto scultore andriese del '700", di Nicola Montepulciano, Vincenzo Zito, in "Rivista Diocesana Andriese", anno LVII, n.2 Maggio-Agosto 2014, pp. 120-128]