rione S.Francesco→ Vico Zingari, oggi via Tesorieri

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Via Tesorieri      Via Tesorieri

Vico Zingari - Via Tesorieri

La viuzza si snoda in lieve salita in un arco continuo come ansa di rivo tra vecchie dimore restaurate alcune, brutalmente rifatte altre, e dal caratteristico Largo Fravina acclivia in Largo San Francesco di fronte al gotico chiostro e all'adiacente Chiesa.

"Nobilissima famiglia andriese, originata da un tal nobile Tommaso Conoscitore, che prese quel nome per avere lungamente e lodevolmente sostenuto l'ufficio di Tesoriere del Duca Francesco II del Balzo: si estinse il 1710"

[dal libro "Andria le sue vie e i suoi monumenti", di N. Vaccina - Lamartora, Tip. Rossignoli, Andria, 1911, pag 9]

«Ettore [Tesorieri] nascé  ad Andria nel 1552; ... Dopo gli studi di legge a Roma Ettore lavora a servizio di Giampaolo Baglioni. Dal 1594 risiede a Cannara, tra Foligno e Assisi. Nel 1613 riveste la carica di cancelliere a Foligno e redige "Stimolo generoso di virtude", regolamento  e verbale della Giostra della Quintana. Oltre all'attività di giureconsulto, Tesorieri è anche musicista  e poeta. Nel 1626 pubblica "La penna insensata", raccolta poetica composta da 25 sonetti, 7 madrigali e altri testi in versi. Muore a Cannara nel 1639 »

[da "Ettore Tesorieri andriese a Foligno" di Rossella Soldano, in "La Catuma", rivista cittadina, Andria, n.4, 11/2008, pag 27]

Su questa strada c'era una chiesetta oggi non più esistente "San Fortunato; a un angolo di Via Zingari, oggi Via Tesoriere."

[tratto da "Descrizione storico-artistica di Andria - Parte prima: Andria Sacra", di R. Zagaria, tip. F.Rossignoli, Andria, 1927, pag 10]

Nelle due foto si vedono: di giorno la prima parte, risalente da largo Fravina, in notturna il tratto che apre a San Francesco.