Il Prevosto Pastore, storico locale del Settecento,
nel foglio 19 del suo manoscritto
sull' "Origine, erezione e stato della Colleggiata Parrocchial Chiesa di S. Nicola ...",
a proposito del nome "Fravina" dato a questo luogo, scrive:
"[Nell'assedio di Andria del 1460 ad opera dell'esercito del Principe Gianantonio Orsini]
... vedendo il nimico, che quei della città si difendevano in maniera, che quella
non poteva esser presa senza gran stragge di soldati, diede principio a fare una cava,
o sia mina, sperando per tal via prenderla: Del che accortosi il
Duca [Francesco II del Balzo], ordinò una tal contro cava, che tutti li nimici, li quali erano entrati,
avrebbe facilmente potuto far morire: Faciendo cunicolo, quo intra Urbem noctu
irrumperetur magna cura operam dari iussit; Re autem ab Andro cognita, nihil ab eo
ommittitur, quo frustrari hostium conatus possit. Itaque dum irrumpere hostis
intra muros parat, Dux Andriæ, patefacto cuniculo suo ... in hostē
fertur & [tratto dal "De Bello Neapolitano" di Giovanni
Gioviano Pontano].
(Questa contromina fatta dal Duca Francesco appunto è dessa quel
cavo, esotterraneo, che dal Volgo si appella Fravina, che vale, Fra mina, o
Tra mina): ma come Signor gentiliss.o, e d'innocente vita volle piu tosto farli
prigioni, e quelli poi divise per le case de' Cittadini, ordinando, che fossero ben
trattati, ed il seguente mattino li fè chiamare tutti, e dando loro libertà,
disse, che lo raccommandassero al Principe suo zio. ... "