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Manoscritto di Giovanni Pastore (21 gennaio 1715 - 11 aprile 1806)
(Manoscritto, terminato probabilmente poco dopo il 1787. L'autore morì l'11 aprile 1806, di anni 91, mesi 2 e giorni 21)
[1]
Linee guida per la consultazione della presente copia
In ogni pagina visualizzata viene mostrata a
sinistra l'immagine della pagina originale (così come si presentava
nella copia scannerizzata), a destra una traslitterazione in
caratteri stampati.
La traslitterazione riporta tra parentesi quadre parti poco leggibili o
abbreviate nella copia del manoscritto e quindi interpretate dal
redattore in base ad altri documenti consultati a confronto. Non
sono stati apposti gli accenti sulle parole (come: città, più, ...) se
non individuati nel manoscritto; in modo analogo ci si è comportati per le altre regole ortografiche e
grammaticali. L'accapo di ogni rigo della traslitterazione corrisponde
con quello del manoscritto per facilitarne il confronto. Risulta spesso
difficile distinguere, nel manoscritto, il maiuscolo dal minuscolo della
"C" ,della "M", della "E" ... ; pertanto le parole come "Chiesa",
"Clero", "Capitolo" e "Cattedrale" sono state traslitterate con
l'iniziale più probabile, la maiuscola, in quanto per tali parole la più
usata nei testi del XVIII secolo.
La copia del manoscritto presenta, in alto e centrata, una
foliotazione (o cartulazione) progressiva soltanto nel recto di ogni
foglio (foliotazione che, per il tratto grafico, quando non è stata
ricalcata, appare apposta dall'estensore del
manoscritto). Nel testo del manoscritto sono usate delle
abbreviazioni scribali proprie del tempo: spesso, ad esempio, la "n" (e
a volte la "m") dopo una
vocale viene elisa apponendo un glifo (segno) sulla stessa; nella
traslitterazione tale elisione viene riportata ponendo sulla vocale un macron (trattino) o una tilde (ad esempio:
tãto,
come abbreviazione di tanto,
grēbo,
di grembo); comunque la maggior parte delle abbreviazioni possono essere
lette per esteso soffermandocisi sopra con il mouse. Il segno che nella
traslitterazione è riportato con una "&", è da interpretare,
probabilmente, come "e" oppure "et" o "eccetera".
Per navigare nel testo vi sono varie possibilità: accesso diretto alle
pagine da questa copertina; spostarsi tra le pagine in successione,
cliccando sull'ultima parola delle stesse per andare alla pagina
successiva, sulla prima parola per rivedere la pagina precedente; si può
poi tornare su questa copertina cliccando su Pastore: Origine Collegiata
S.Nicola nel menù "a briciole di pane", posto
nella barra gialla superiore di ogni pagina.
NOTE
[1]
Emanuele Merra nella
nota a pag. 281 del I° volume delle sue "
Monografie Andriesi", citando Giacinto Borsella,
indica la data esatta della sua morte e l'età che egli aveva quel giorno:
"
D. GIOVANNI Prevosto PASTORE (...) morì l’11 aprile 1806, di anni 91, m. 2, g. 21."