Questa panoramica delle tre navate del Santuario è stata ripresa lunedì 21 ottobre 2013, nella "Settimana della Fede con S. Bernadetta". A sinistra del presbiterio è esposta ai fedeli per la venerazione una statua della Madonna di Lourdes.
La veduta d'insieme dell'aula evidenzia immediatamente l'eleganza della struttura
e dei marmi utilizzati.
Anche per la descrizione delle navate ci gioviamo di quanto scrive mons. Merra.
[testo tratto da "L’immagine del SS. Salvatore in Santa Maria di Trimoggia" in "Monografie Andriesi" di E. Merra, Tip. Pontificia Mareggiani, Bologna, 1906, Vol.I, pagg. 279-334,]
Nella navata sinistra sotto il quadro di S. Nicola, inizialmente c'era un altare, così come oggi lo osserviamo nella navata opposta sotto l'affresco della Madonna. Scrive infatti il Merra nel suddetto testo: «L’altare dedicato a San Nicola, dono del defunto signor Nicolino Porro fu Michele, fu fatto eseguire dalla Vedova signora Catterina Spagnoletti-Zeuli»
Il quadro di S. Nicola vuole ricordare che questa Chiesa è stata per circa un millennio
curata dalla Collegiata della Chiesa di San Nicola in Andria, nella quale, si tramanda
si rifugiarono gli abitanti e il clero del villaggio di Trimoggia intorno al 1100.
Ecco quanto scrive il Pastore (1715-1806) nella sua
"Origine, erezione
e stato della colleggiata parocchial Chiesa di San Nicola",
nel foglio 7 di tale manoscritto.
"Fra questi Villaggi [intorno ad Andria]
ve n'era uno, chiamato S.Maria di Trimoggi,
distante da Andria non piu, che un miglio, li di cui abitatori mal sofrivano
far ivi il lor domicilio, per vedersi tutto dì esposti alle incursioni,
e rapine de' ladri, ed alle scorrerie de' licenziosi soldati;
ad evitare tali incomodi d'unanime consenzo si determinano di ridursi
in ella Città con tutte le loro famiglie, e beni. ...
ammessa venne tutta l'intiera popolazione del Villaggio di Trimoggi
alla cittadinanza di Andria, ed il suo Clero collocato fu in una Chiesa
per allora mediocremente fabricata sotto il titolo di S. Nicola Arcivescovo di Mira,
la di cui divozione e culto tanto da per tutta la Puglia si aumentava e dilatava.
Quindi per la maggior sicurtà del predetto Clero di S. Maria di Trimoggi,
se ne forma un publico stromento
« ... Anno Incarnationis Dominicæ 1104, mense Septembri, ...»..."
L'affresco della Madonna, "di greco pennello" in stile bizantino, raffigura Maria incoronata (probabilmernte parte di un affresco che la raffigurava seduta in trono) e perciò chiamata "Kiriotissa" - Regina, nell'atto di presentarci in braccio il piccolo Gesù benedicente (in basso: foto prima del restauro del 2020).
[altare della Madonna "di Trimoggia" e della Madonna del
Rosario - elab. elettr. su foto di Sabino Di Tommaso - 10/2013]
Nel tabernacolo di questo altare è incastonata l'immagine della Madonna del Rosario, tra S. Domenico e S. Caterina da Siena; è una copia dell'originale su tela di Pompei.
[la cantoria posta nella controfacciata - elab. elettr. su foto di Sabino Di Tommaso - 10/2013]
Ai lati dell'ingresso si aprono due ambienti, a destra un ufficio sacro, a sinistra una penitenzieria.
Sul vestibolo d'ingresso, nella controfacciata del santuario si affaccia un'ampia cantoria,
ormai non più utilizzata per ospitare un coro.